Fay World

Villa di Halvir Ithil, e Aylay!

« Older   Newer »
  Share  
»Kasuka«
view post Posted on 7/5/2012, 12:37




[Continua da qui]

halvir2
~Halvir Ithil
Annuì al dire del più giovane, di certo non avrebbe mai lasciato che qualcuno lo portasse di nuovo via e dato che ne era tanto certo se la prese con calma. Di sicuro quei bastardi avrebbero pagato molto presto, poco importava se avessero raggiunto la sua dimora: era cosparsa di trappole magiche, era proprio curioso di vedere quanto avrebbero resistito.
Il viaggio fino alla villa durò poco più di dieci minuti, doveva ammettere che nonostante il peso di Aylay non fosse eccessivo faceva fatica a mantenerlo; non era abituato agli sforzi fisici, questo lo sapeva sicuramente anche lui e a conferma c’erano poche goccioline di sudore che gli imperlavano la fronte.
Giunto al cancello gli bastò ordinare di aprirsi affinché quello si spalancasse e così anche il portone. Attraversò il lungo corridoio, ignorò il salotto e le cucine, salì le scale e si diresse dritto nella sua stanza. Le altre erano vuote, senza arredamento e avrebbero dovuto arrangiarsi con quel che avevano a disposizione per il momento.
Si avviò fino al letto dove depositò l’ibrido, poi tirò via il mantello e lo osservò qualche istante prima di allontanarsi di nuovo.
-Spogliati e mettiti sotto le coperte, io torno subito.- disse, dirigendosi verso l’unica parete totalmente coperta da un’enorme libreria. Gli bastò spostare un libro affinché il muro prendesse a spostarsi e mostrasse il passaggio che da quella stanza conduceva dritto al laboratorio.
Senza attendere un solo istante prese a scendere scalino dopo scalino fino a quando non lo raggiunse il tavolo al centro della sala circolare; iniziò a controllare ogni boccetta contenente liquidi di diversi colori, alla fine recuperò quella verde smeralto e ripercorse stranamente rapido le scale per il piano superiore.
Si avvicinò di nuovo al letto e porse il contenitore al compagno.
-Bevi, ti aiuterà a recuperare energie.-
 
Top
view post Posted on 7/5/2012, 14:58
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


halvir2

Lo lasciai fare. Mi lasciai trasportare senza dir nulla, aggrappandomi come meglio potevo sentendo il battito del cuore del ragazzo che aumentava. Accidenti, ero sempre stato pesante e anche se avevo perso peso, per un mago, non era facile portare tra le braccia un compagno umano della stessa più o meno età. Mi aggiustai, con il viso, contro di lui sorridendo appena. Non avevo più davvero pensato che avrei incontrato l'argenteo.. Bello. Bellissimo. Mi assopii, per quello non mi accorsi dell'attimo in cui entrai nella sua dimora. Il respiro era lento e gli occhi completamente chiusi. Sognavo, sognavo di galleggiare in un mare di tranquillità. Il riposo si era posato sulle mie membra e questo mi dava un po' di quiete. Tra le sue braccia, ero protetto.. Non correvo pericolo, di ritrovarmi nuovamente in quella gabbia, sporca e gelida, picchiato senza ritegno e pietà chiamato immondo da chiunque. Sobbalzai, trovandomi nel letto guardandolo con occhi di un cucciolo terrorizzato. Che mi prendeva? Avevo veramente così tanta paura di quei tipi? Sospirai, cominciando a spogliarmi dei miei pochi stracci che aveva ordinato. Sì, lui ordinava sempre, ma da lui lo avrei accettato in ogni momento. Mi misi sotto le coperte. Nascondendomi quasi completamente sotto esse per rilassarmi e finalmente riposare. Dov'era finito Halvir? Eccolo.. Che tornava con una boccetta tra le mani, di cui non indugiai nemmeno un secondo a prenderla tra le mani e berla. Lo guardai ancora un secondo, prima di liberarmi della boccetta di vetro appoggiata alle labbra " Halvir.. Hai un termometro? " chiesi, abbassando il viso e coprendo con le coperte quel mio corpo ormai completamente rovinato e malnutrito. Io.. Io ero bellissimo, lo stregone più temibile e stupendo di tutte le terre esistenti. La mia bellezza invece, era svanita in pochi giorni, rovinato per colpa di quei loschi tipi. Appoggiai una mano sul tatuaggio, sentendolo bruciare e nascondendo il viso contorto dal male nel piumone del letto del ragazzo.
 
Web  Top
»Kasuka«
view post Posted on 9/5/2012, 23:18




halvir2
~Halvir Ithil
Una volta passata la boccetta ad Aylay, Halvir prese a liberarsi delle parti superflue del suo abbigliamento. Innanzitutto posò la tracolla accanto alla scrivania poco distante dal letto, proprio accanto alla finestra, poi si occupò delle cinte e del fermaglio che depositò proprio sulla sedia accostata al mobile.
Aveva già preso a sbottonare i primi bottoni della tunica quando la voce dell’altro attirò la sua attenzione e con ancora indosso l’indumento aperto sul petto si avvicinò per costringerlo praticamente a sollevare la testa e controllare con il palmo la sua temperatura corporea. Era ancora troppo bassa per la sua razza e di certo lui non conosceva rimedi per aumentarla, piuttosto il contrario.
-No...- rispose, mentre tornava ad allontanarsi di un metro o due giusto per pronunciare poche parole che portarono il suo potere a materializzarsi in una forma umanoide e leggermente elettrica; brillava di una luce violacea, a tratti bianca e attorno di tanto in tanto si creava qualche scintilla.
-Prepara del brodo di carne e portalo qui con una gran quantità d’acqua.- ordinò con tono deciso e quello subito si precipitò al piano terra per raggiungere le cucine e obbedire agli ordini del suo padrone. Per evocare un servitore Halvir non aveva bisogno di mantenere concentrazione poiché lui si nutriva della sua energia magica, quindi fu libero di riprendere da dove si era fermato senza ulteriori interruzioni.
Si liberò finalmente della tunica, la depositò ben piegata sulla sedia, poi passò agli stivali che sistemò esattamente accanto e infine ai pantaloni che sfilò senza curarsi di non essere solo e che seguirono esattamente l’indumento superiore.
Senza pensarci due volte si diresse verso il letto, completamente nudo ma con una calma quasi innaturale.
-Fammi spazio.- disse soltanto, senza neanche aspettare che Aylay seguisse l’ordine prima di infilarsi a sua volta sotto le coperte. -Non so come alzare la temperatura del tuo corpo quindi proveremo a stabilizzarla così.-
Non una spiegazione in più, si aspettava come minimo che l’ibrido comprendesse ciò che intendeva.
 
Top
view post Posted on 9/5/2012, 23:44
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


halvir2

Lo guardai, sdraiandomi lentamente e guardandolo con occhi curiosi. Che stava facendo? L'osservai ancora, con le palpebre che si abbassavano, finchè non vidi che aveva creato. Un servitore.. Fatto con la magia? Ero rimasto indietro con i poteri e non c'era da scherzare purtroppo. Mi vergognai di me stesso, che non riuscivo più a richiamare il potere ormai da diverso tempo. Tutte le volte che lo richiamavo mancava alla risposta. Sospirai, assopendomi per qualche minuto. Mi ero perso il suo bellissimo corpo nudo e anche l'ordine.. Solo quando sentii qualcosa di caldo sfiorarmi riuscii a riaprire gli occhi. Fu in quel momento che lo vidi.. Quel corpo candido come la neve che mi stava sovrastando per farsi spazio, sotto le coperte e raggiungermi. Mi spostai in quel dato momento, osservandolo sdraiarmi. Le parole erano leggermente strane. Parlava come se fosse stato sott'acqua ed infatti, assottigliai lo sguardo " Che hai detto? " sussurrai, non riuscendomi a trattenere dal scivolare sotto le coperte ed abbracciarlo. Lo strinsi, annusando il suo profumo contro il corpo e chiudendo gli occhi per perdermi in strani viaggi. Quel piacevole aroma che ormai avevo in mente da quando c'eravamo incontrati, non aveva mai abbandonato la mia mente. Sempre e comunque io ero rimasto accanto al suo fianco finchè non mi avevano strappato dalle sue braccia. Non mi accorsi che a quei pensieri mi ero messo a piangere. Lui che mi teneva sempre vicino a lui anche se in modo freddo mi aveva sempre aiutato, sempre. Grazie a quello che io provavo per lui riuscivo a resistere, durante la prigionia io ho continuato ad amarlo. Quelle lacrime così amare e gelide smisero di scendere, nell'attimo in cui le palpebre rimaste chiuse per troppo tempo mi lasciarono cadere nel sonno. Il cuore battè l'ultima volta e la stretta si fece meno decisa. Le labbra si schiusero per far sentire il mio ultimo gelido soffio.. Non mi ero per niente accorto di che cosa mi stava succedendo, non m'importava. Ero vicino a lui infondo no? Come rimasto bloccato su una cima ghiacciata, il sonno calò sul mio corpo. Un sonno mortale che avrebbe posto fine alla mia vita. La temperatura, giunta ormai ai 35°C e forse meno, rendeva il mio corpo come immerso nel ghiaccio e nella neve. Buio.
 
Web  Top
»Kasuka«
view post Posted on 10/5/2012, 01:16




halvir2
~Halvir Ithil
Ormai coperto fino alla vita e sdraiato accanto al compagno, il mago non si oppose quando quello si avvicinò stringendolo anche perché era sua intenzione farlo fin dal principio; era risaputo che la vicinanza di due corpi ne stabilizzava la temperatura ed era per quello che, dopo aver sentito quanto fosse freddo, aveva deciso di agire in quel modo.
Lo coprì bene fin sopra le spalle con le coperte ancora pesanti e passò a sua volta le braccia attorno al suo corpicino fin troppo esile per assicurarsi che aderisse meglio al proprio e iniziasse a scaldarsi, poi si lasciò sfuggire un sospiro solo per il fatto di dover ripetere ciò che aveva appena detto.
-Ho detto che non so come alzare la temperatura del tuo corpo quindi proveremo a stabilizzarla così.- disse ancora, con tono piuttosto seccato. Detestava doversi ripetere, ma in fondo per una volta poteva fare un’eccezione e solo perché era un caso particolare.
Lentamente prese a sfregare le mani sulla sua schiena con l’intenzione di creare almeno il minimo calore sulla sua pelle fredda e rimase in silenzio, addossandosi ancora un po’ su di lui nel tentativo di aumentarlo, almeno fino a quando non lo sentì smettere di muoversi.
Le sue spalle non si alzavano più al ritmo del suo respiro, dalle sue labbra non usciva più aria nonostante fossero schiuse e lui lo sentiva bene dato il contrasto con il suo petto caldo.
-Aylay?- lo chiamò, lui non rispose. Per un attimo si ritrovò impossibilitato a pensare; la consapevolezza di quello che stava accadendo iniziò a farsi strada dentro il suo cervello e ne bloccava ogni neurone impedendogli di mantenere quel sangue freddo che lo caratterizzava.
-Aylay!- lo chiamò ancora, afferrandogli il viso con una mano per sollevarlo verso il proprio e cercare di capire se aveva preso un granchio o se davvero i suoi polmoni avessero cessato di funzionare: così sembrava. A quel punto l’istinto lo guidò verso il polso del giovane nel tentativo di cercarne il battito ma neanche quello riuscì a sentire, tanto che si ritrovò a non sapere più che fare.
Un massaggio cardiaco? Non ne era in grado. Non conosceva certe pratiche, non sapeva eseguirle e di certo avrebbe potuto sfruttare meglio il suo tempo; si lasciò andare ad un sospiro mirato a calmarsi e tentò di ragionare: cosa si usava per far sì che i motori si ricaricassero? L’energia elettrica. Chi disponeva della capacità di generarla? Proprio lui.
Senza riflettere ulteriormente sulle conseguenze posizionò la mano destra dietro alla sua schiena, in direzione del cuore; si concentrò qualche secondo, poi rilasciò una piccola scarica contro il suo corpo a cui ne seguirono ancora un paio. Anche se poteva essere la mossa sbagliata, si disse, peggio di certo non poteva andare: o tornava a vivere o restava morto.
 
Top
view post Posted on 10/5/2012, 01:31
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


halvir2

Dalle finestre si poteva sentire un leggero picchiettare, simile a quello della pioggia. Una pioggia lenta, appena cominciata.. Nessuno si era accorto del suo arrivo ormai imminente nelle città di Fay Ignis. Io, ero steso nel letto di Halvir, avvolto nel silenzio per lunghi, lunghissimi attimi. Un umano a quel tempo non sarebbe sopravissuto. Invece io.. Il mio cuore, aveva appena ripreso a battere ma aveva nuovamente smesso, come il motore di una macchina che non ne vuole sapere di accendersi perchè troppo fredda. Un altro colpo e il cuore di nuovo prese la carica. Aprii gli occhi lentamente, osservando il viso di Halvir.. Allungai una mano verso di lui, ma non riuscii a raggiungerlo, come se stessi annaspando nell'acqua. Lo guardai, sorridendogli appena, prima di richiudere di colpo gli occhi e cadere nuovamente in quel sonno. I gradi del corpo erano scesi ancor di più, almeno di un buon grado. Non mi era mai successa una cosa simile. Avevano esagerato quella volta, distruggendomi in pochi istanti. Il freddo dell'esterno per colpa del leggero temporale, non era nulla a confronto di quel freddo che mi stava avvolgendo ogni secondo di più. Un'altra scarica e riuscii a riprendere coscienza. Gli occhi si aprirono lentamente e lasciarono delle lacrime scendere " Freddo.. " sussurrai, chiudendo gli occhi e riprendendo l'eterno riposo. Le dita si mossero con un ultimo scatto. Mi sentivo così terribilmente in colpa di non riuscirgli a stare accanto..
 
Web  Top
»Kasuka«
view post Posted on 10/5/2012, 01:53




halvir2
~Halvir Ithil
Sembrava essere riuscito a farlo rinvenire in qualche modo ma quella in fondo non era che un’effimera illusione poiché Aylay alla fine, ripetutamente, continuava a perdere conoscenza. Diceva di aver fretto e Halvir le stava provando tutte per scaldarlo, neanche si era alzato pur di tenerlo al caldo e continuava a stringerlo contro il proprio corpo bollente a causa dell’adrenalina che gli scorreva nelle vene: aveva paura.
-Aylay! Devi svegliarti! Mi senti?!- gli diceva, ma in fondo dubitava di poter essere realmente udito. Si stava innervosendo: il non riuscire a sistemare la situazione, l’aver studiato tanto senza alcun motivo dato che nella situazione in cui davvero gli serviva qualcuna delle nozioni dei suoi libri non ne aveva gli faceva perdere ogni controllo di sé e non aveva tempo di scendere da quel dannato letto e cercare.
Si portò in ginocchio, sollevò l’ibrido cercando di mantenerlo seduto mentre provava a schiaffeggiarlo nel tentativo di svegliarlo. -Dannazione, Aylay! Ti ordino di svegliarti!-
Non c’era verso, si sentiva impotente e perfino tanto irritato nel non riuscire a sistemare le cose; odiava stare così, odiava provare di nuovo quella maledettissima sensazione di veder scivolar via dalle proprie mani ciò a cui teneva e la detestava così tanto da tentare l’ultimo, disperato gesto completamente folle e privo di logica.
Lo strinse di nuovo, chiuse gli occhi e ringhiò rilasciando tutto il potere che gli era rimasto in corpo. Dalla cucina si sentì un rumore di piatti infranti, il servitore era svanito come anche il suo potere che si concentrò tutto in quell’ammasso di scintille ed elettricità che circondò entrambi e divenne un vero e proprio fulmine.
Normalmente avrebbe carbonizzato i poveri malcapitati ma visto che Halvir era per metà uno Spirito questo non avvenne, né a lui né ad Aylay. Sicuramente, pensò, aveva finito ad ammazzarlo.
Una cosa però era certa: se un fulmine era in grado di carbonizzare sicuramente lo era anche di scaldare, quindi se non si giungeva a diventare un mucchietto di ceneri probabilmente la temperatura corporea si sarebbe alzata. Una teoria molto vaga, molto molto vaga, che però sperava essere giusta almeno in parte...
 
Top
view post Posted on 10/5/2012, 02:11
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


halvir2

Non sentivo nulla.. Non sentivo le braccia di Halvir stringermi, non lo sentivo ordinar nulla e non sentivo nemmeno quegli schiaffi sul viso. Il mio corpo cadeva pesante e veniva trasportato da Halvir come se fosse un sacco di patate. Poteva muovermi come meglio poteva... La mia vita stava finendo. Il freddo che da tanto ormai sentivo, mi aveva completamente stretto tra le sue braccia e niente l'avrebbe convinto dal lasciarmi andare; o almeno era così che pensavo. Appoggiato con il viso al nudo petto di Halvir, ricevetti quella scossa elettrica che io non percepii minimamente. Solo quando il primo battito pulsò nel mio petto, strinsi le palpebre. Una specie di dolore, iniziavo a sentire un po' di caldo nelle mie vene. Sentivo il sangue scorrere velocemente, come fiumi traboccanti. Alzai il viso, strusciandomi contro il petto del mago. Il calore ora era poco più sotto di quello della media umana. Non una temperatura esatta per me, ma meglio che quella che avevo prima. Le iridi rosse leggermente lucide, si puntarono in quelle del ghiaccio di lui. Non mi ricordavo nulla, non sapevo che cos'era accaduto. Scivolai in ginocchio, poggiando le mani sulle sue spalle per sorreggermi e unire le labbra alle sue, chiudendo gli occhi per assaporare meglio quel suo gusto forte e freddo, che mi ricordava tanto le montagne. Non sapevo nemmeno io come spiegarlo.. Ma lui, aveva un gusto particolare. La lingua assaggiò le sue labbra e dopo un sorriso dolce, dovetti scivolare sotto le coperte, a causa del cedimento delle gambe che mi stavano sorreggendo. " Sto.. Congelando.. " mormorai tremante, chiudendo gli occhi. Sentivo il suo fiato affaticato e questo mi portò ad alzare il viso leggermente incuriosito. Ancora debole, non vedevo alla perfezione il suo viso, ma nonostante tutte quelle ombre, riconoscevo più o meno i tratti " H-Halvir? " allungai una mano, come per richiamarlo, con un visetto di richiesta d'aiuto.
 
Web  Top
»Kasuka«
view post Posted on 16/5/2012, 00:10




halvir2
~Halvir Ithil
Si era scaldato, questa volta era riuscito seriamente a farlo rinvenire anche se la temperatura del suo corpo era ancora troppo fredda per quella che era la sua razza e il suo potere... Beh, la sua energia magica si era completamente esaurita. Ma non aveva alcuna importanza: Aylay era vivo e questo bastava.
Nonostante la fatica che sentiva gravargli addosso, dopo aver lasciato scivolare il più giovane sul materasso leggermente bruciacchiato, accolse la sua richiesta e si diresse fino all’armadio per aprirlo e recuperare altre coperte. Di certo con quelle incenerite non ci avrebbe fatto molto, quindi gli servivano quelle integre che non esito a tirare giù dal piano rialzato per poi aprirle direttamente addosso all’ibrido.
Quasi ringhiò esasperato dalla situazione. Nonostante fosse sollevato nel non trovarsi nel letto un cadavere bruciacchiato, ritrovarsi tanto preoccupato per le sorti altrui non era proprio da lui e negli ultimi mesi aveva dimenticato ancora quella sensazione, riscoperta in precedenza proprio grazie a lui. Sempre lui... Era sempre e soltanto lui quel bastardo che risvegliava certe emozioni così... Così umane!
Senza dire una sola parola si infilò nuovamente sotto quell’ammasso di stoffa pesante e calda, tornando a stringersi contro il corpo di Aylay; gli passò le braccia attorno alle spalle, spinse la guancia contro la sua fronte. Lo sentiva probabilmente più gelato di quello che era, la sua pelle chiara, al contrario, era bollente.
 
Top
view post Posted on 16/5/2012, 00:29
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


halvir2

Halvir era arrivato da me, mi stringeva sotto quella nuova coperta che ne sapeva leggermente di chiuso. La sua pelle morbida a contatto della mia, mi mandava in fibrillazione il cervello. Il suo odore, altrettanto piacevole, era qualcosa di afrodisiaco. " Halvir.. Voglio.. Te. " mormorai, alzando il viso e riuscendo a stento ad appoggiare le labbra alle sue, come quei tocchi che davano fastidio all'altro. Gli occhi erano chiusi e le mani erano strette sul suo petto, sentendo il cuore sotto i miei polpastrelli. Sentivo alcuni dei suoi ciuffi esser andati sul mio corpo, accarezzandolo e coprendomi un po' come una coperta. Le labbra comunque non si scostavano dalla sua bocca, lasciando che le gote si imporporassero e il cuore sussultasse ogni secondo di più. La lingua, la solita maleducata dispettosa, andò ad appoggiarsi sulle sue labbra come ad invitarlo di aprirle per farmi entrare a giocare dentro la sua bocca, accarezzandolo e approfondendo qualcosa che io avrei sempre voluto fargli provare. Peccato, che la maggior parte delle volte, mi guardava indifferente oppure mi mandava via freddo come un ghiacciolo. Halvir.. Mi erano proprio mancati anche attimi così amari, che non scendevano facilmente e rimanevano bloccati in gola. Le mani divennero un po' meno artigliate contro la sua pelle, lasciandole quindi solamente appoggiate così da sentire anche l'alzarsi del suo petto. Ero completamente avvolto nel caldo, lui era una bellissima fonte di calore e magia. Un mix tremendo, che poteva facilmente distruggere tutti con uno schiocco di dita. Aprii leggermente gli occhi, per osservar la sua espressione..
 
Web  Top
»Kasuka«
view post Posted on 16/5/2012, 02:06




halvir2
~Halvir Ithil
Lo sentì muoversi e allentò la presa così da lasciarlo libero di posizionarsi come più preferiva, credendo che fosse ciò che cercava, invece si ritrovò a contatto con le sue labbra esattamente come poco prima, a differenza che in quell’occasione non vi aveva badato per la fretta di recuperare le coperte mentre ora... Ora aveva tutto il tempo di riflettere, combattere i suoi istinti e infine cedere cercando di spiegarne logicamente il motivo.
Non era certo la prima volta che si trovava di fronte al corpo nudo di Aylay, non era la prima volta che si fermava a contemplare la sua bellezza –perché bisognava ammetterlo: era davvero bellissimo-, ma mai prima di allora si era reso conto che quei gesti, quei baci, quelle attenzioni da parte sua non lo infastidivano affatto.
Aveva sopportato diverse volte tocchi estranei solo per raggiungere i suoi obbiettivi e mai si era trovato coinvolto abbastanza da poterli definire gradevoli, esperienze positive; ciò che lo spingeva in quei momenti era la voglia di conoscere e apprendere, la sua “ricompensa”.
Con Aylay, in quell’istante, era diverso: sentiva l’impulso di stringerlo, di ricambiare le carezze di quella lingua impertinente e non gli era stato promesso nulla, non avrebbe ottenuto pergamene rare, manufatti incantati o informazioni preziose: erano state pronunciate soltanto tre parole, parole che lo avevano acceso come una torcia imbevuta d’alcol.
Non sapeva spiegarselo, nonostante la sua intelligenza non sapeva rispondere alla domanda più importante: perché?
E manteneva gli occhi socchiusi, scrutava il viso arrossato del più giovane mentre lentamente le labbra si aprivano per permettergli di oltrepassare il limite che gli era stato imposto; stava cedendo e non voleva. Lasciarsi andare senza una risposta significava andare incontro a qualcosa di sconosciuto, significava abbandonare la sua solita prudenza e significava lasciar spazio a quell’istinto che non faceva parte della sua persona, che aveva rovinato molti individui che lui stesso guardava dall’alto del suo piedistallo, fiero e certo di essere più furbo a non seguirlo.
Voleva far luce su quel mistero quasi più di quanto volesse continuare a seguire la via “sbagliata” ma non c’era tempo: o si fermava, o si abbandonava al piacere di quell’attimo e tra un ragionamento e l’altro si trovò a scegliere la via di mezzo.
Lo faceva per lui, si disse. Aveva freddo, le coperte non bastavano e neanche il suo corpo; aveva bisogno di un calore maggiore di quello e nulla più dell’adrenalina, dell’eccitazione poteva fornirgliene. Era per lui, per farlo stare meglio. Soltanto per questo. E naturalmente non sarebbe andato fino in fondo, Aylay era troppo debole per reggere un tale sforzo.
Un pensiero contorto, ma che servì a giustificare momentaneamente quella sua debolezza così da non farlo sentire stolto come tutti gli altri.
Finalmente, dopo tanto pensare, si decise ad aprire completamente le labbra e a lasciar scivolare la propria lingua contro quella dell’altro; chiuse completamente gli occhi nel momento in cui lui li schiuse, spinse una gamba tra le sue e carezzò la sua schiena con le dita della destra fino ad arrivarne alla base per poi spingerlo contro il proprio corpo.
Lo desiderava... No! Desiderava far riacquistare calore alla sua pelle fredda!
 
Top
view post Posted on 16/5/2012, 09:30
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


halvir2

Non me lo aspettai.. Halvir schiuse di poco le sue labbra e io lo sentii immediatamente. Solitamente rimaneva rigido come un fruscello ad osservarmi con occhi gelidi, come a voler dire " Hai finito? " ma quella volta no.. Invece riuscii ad intrufolarmi con la lingua, a compiere un bacio un po' più profondo. Mai me lo sarei aspettato e non ci credevo ancora. Era veramente bellissimo quel momento. La mancina scivolò su quel viso così candido da sembrare una statua di marmo dal colore perfetto, senza alcuna venatura. Un materiale che qualsiasi artista avrebbe apprezzato.. E io in quel momento, ero il suo scultore, La mano dal suo viso scivolò fino ai capelli, per intrecciarsi a loro e accarezzarli, sentendo che anche lui si era lasciato andare a me. Iniziava a fare più caldo, il fiato accellerò e la mia mente si offuscò del tutto. Chiusi gli occhi, gemendo e stringendomi ancora a lui. Il fiato si fece corto e sentii pizzicare gli occhi. Che avevo? Accidenti.. Mi sentivo eccitato come un animale! La mia eccitazione era già tesa e pulsante, contro quella di Halvir. Ma come c'era finita? Mi strusciavo con i fianchi, contro quello, cercando di fargli provar piacere. La destra intanto si posò sul viso di lui e la sinistra, scivolò per tutto il percorso del fianco, portandosi sulle sue natiche. Erano così calde e vive, così lisce e perfette.. Non risucii a trattenermi dal palparle apppena, non avevo forza ma quella poca che bastava a far sentire il mio tocco intensificato. Mi leccai le labbra, scostandomi un secondo dalle sue per prendere fiato. Riaprii le palpebre, guardando il suo viso " Halvir.. " sibilai, riappoggiando le labbra alle sue e premendo con forza, per non farlo scappare. Le dita, sottili, andarono lentamente sulla sua fessura, cominciando ad accarezzarla con tocchi però decisi, facendogli sentire le mie intenzioni. Il bacino, continuò imperterrito a far scivolare il membro contro il suo, sempre di più, con un ritmo ogni secondo un pochino più veloce per quanto mi era possibile. Nascosi di nuovo le iridi color del sangue dietro le palpebre, per ascoltare il respiro e il cuore di quel mago, che tanto mi era mancato e aveva fatto dannare la mia anima.
 
Web  Top
»Kasuka«
view post Posted on 22/5/2012, 01:08




halvir2
~Halvir Ithil
Sentiva i suoi tocchi sulla pelle, una sensazione mai provata prima che lo eccitava come nessuno era stato in grado di fare durante i suoi 25 anni di vita; una sensazione che generalmente gli veniva donata solo dalla magia, dall’arcano, dalle sue ricerche e che tuttavia, se provocata da un altro individuo, lo spaventava perché troppo vicina alle emozioni umane. In quel momento, però, non poteva dirsi abbastanza lucido da realizzarlo e tenersene alla larga come aveva fatto fino a quel momento.
Una volta arreso all’istinto a cui aveva voluto dare a tutti i costi una spiegazione, quindi, cessò completamente di trattenerlo e se dapprima si era limitato ad un bacio timido e poco convinto, ora stava dimostrando tutto quello che aveva imparato durante la pratica a cui era stato “costretto” durante i suoi viaggi, carezzando la lingua di Aylay con la propria, duellando con quella come se fosse uno scontro all’ultimo sangue prima di ritrarsi un solo istante come fosse una finta e attaccare ancora e ancora.
Intanto sentiva chiaramente, fin troppo, l’erezione del compagno che si scontrava con la propria e lo costringeva a sospirare sulle labbra di lui e lo faceva soffrire perché non era abbastanza. Quel continuo strofinarsi, soltanto quello, non era sufficiente e quel che desiderava era un tocco più deciso in grado di soddisfarlo.
Avrebbe provveduto da solo se soltanto Aylay gliene avesse dato il tempo, difatti la mancina aveva già iniziato a percorrere la linea della schiena dell’altro, ma il suo gesto lo portò a spostare la traiettoria per afferrargli saldamente il polso non appena sentì le sue dita contro quel punto tanto delicato.
Quel gesto improvviso lo aveva come svegliato, gli aveva fatto percepire qualcosa di pericoloso e, nonostante non intendesse chiudere lì quel loro intimo contatto, rimase fermo qualche istante a scrutare gelido il viso dell’ibrido proprio come faceva mesi addietro: era lui il Maestro, era lui che comandava e non glielo avrebbe lasciato fare sia perché non sarebbe arrivato fino alla fine conciato com’era, sia per una questione di principio –che tra l’altro conosceva solo lui, ma dettagli-.
Non aveva molte energie dato l’enorme uso dei suoi poteri da Spirito che aveva fatto poco prima, ma erano pur sempre superiori a quelle di Aylay quindi fu piuttosto semplice per lui allontanarlo, schiacciarlo sotto il proprio corpo decisamente più massiccio nonostante non fosse particolarmente muscoloso e insinuarsi forzatamente tra le sue cosce.
Gli bloccò entrambi i polsi sopra la testa, trattenendoli prima con entrambe le mani e approfittando della posizione per essere lui questa volta a far scontrare la propria eccitazione con quella dell’altro bruscamente e profondamente, poi con solo la mancina mentre la gemella scendeva lenta sfiorando la pelle nivea che rivestiva il corpo del compagno fino a raggiungere i loro addomi e afferrare entrambi i membri tesi, insieme, per iniziare a sfregarli e donarsi –e donare- finalmente quel piacere tanto agognato.
 
Top
view post Posted on 22/5/2012, 01:40
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


halvir2

Mi piaceva da matti come stava andando avanti quel momento.. I nostri corpi caldi, il mio che continuava a scaldarsi ogni secondo di più.. Ma la mano si bloccò, frenata da qualcosa. Abbassai lo sguardo come sorpreso, mostrando un'espressione leggermente imbronciata come a voler significare il mio disaccordo per quel gesto. Il suo viso però così gelido, mi portò quasi a pensare che non gli davo piacere con i miei gesti.. Eppure i suoi sospiri e tutto quanto.. Non compresi bene come, ma mi ritrovai poco dopo sotto di lui. Aprii gli occhi, osservando la sua figura su di me. Quando mi spalancò le gambe, mi rivenne in mente che cos'avevano fatto.. Non potevo far quello, non ora almeno! Una pulita, ci voleva quella! Stavo proprio per stringere le gambe, quando i miei polsi vennero bloccati e lui cominciò a fare con i suoi gesti, qualcosa di assolutamente piacevole e incontrollabile. Le dita dei piedi si arricciarono, artigliando le coperte e cominciando a gemere come non mai mordendo il cuscino con i miei canini leggermente appuntiti. Lo morsi così forte che bucai la federa e intanto, con le unghie, graffiavo la pelle delle mani che trattenervao i polsi quando riuscivo a raggiungerle. Le labbra si erano aperte di colpo, lasciando che i versi si facessero più intensi sotto la sua presa e gli occhi si riempissero di lacrime. Le gote in fiamme che mostravano diverse sfumature. Deglutii sonoramente, inarcando la schiena come a cercar ancora di più quel contatto con i suoi grandi palmi " H-Halvir..! " sospirai a stento, sentendo la voce sempre più sottile e debole, avvolta dall'eccitazione. Cavoli.. Non potevo esser io quello che stavo sotto! Era lui che avrei mangiato un giorno, non l'incontrario. Ma.. Non volevo ribellarmi, nemmeno un po'. Quindi aiutavo lo sfregamento, finchè un capogiro non mi fece stendere sul materasso per stare calmo e respirare leggermente a stento, deglutendo e chiudendo gli occhi per lasciar scivolare ai lati le lacrime di piacere " Non entrare.. Non voglio che entri in quelle condizioni.. " mi vergognavo, per questo voltai il capo, chiudendo gli occhi e cercando di non pensare, anche se il bacino continuava a dar una mano allo sfregamento dell'altro.
 
Web  Top
13 replies since 7/5/2012, 12:37   63 views
  Share