~LinkEra pronto ad iniziare lo scontro che valeva la vita della sua preziosa principessa quando, alle sue spalle, un'ombra si mosse.
Dark si avviò a passo lento e sicuro verso il bandito che teneva in ostaggio la ragazza e di questo Link se ne accorse solo quando quella figura scura e inizialmente sfocata a causa delle sue iridi che, da quella posizione, non riuscivano a raggiungerlo, comparve al suo fianco e lo passò rivolgendogli soltanto un'occhiata glaciale e crudele e, forse, una specie di intimidazione alla quale il biondo rispose abbassando la sua lama.
Non disse nulla in un primo momento, aveva la gola talmente arida da sembrare il deserto di Sabaku e si domandava come fosse possibile. Quel tipo riusciva ad insinuare in lui un terrore che mai prima d'allora aveva provato e, per di più, gli bastava il solo sguardo.
Già, neanche una parola: solo quelle iridi rosse come il sangue, tanto lucide da potervisi specchiare e al tempo stesso tanto pericolose da potervi rimanere uccisi. Perché sì, riuscivano a paralizzare ogni muscolo con una sola occhiata impedendo così qualsiasi via di fuga da parte della sua vittima. O forse questo accadeva soltanto a lui.
Probabilmente era un effetto dovuto al ricordo del loro primo e unico scontro. La forza che aveva mostrato in quel frangente, il suo potere superava di gran lunga quello dell'elfo e con questa consapevolezza era certo che gli sarebbe bastato un soffio per distruggerlo. Ma in fondo era passato diverso tempo da allora e lui aveva affrontato parecchie battaglie. Probabilmente era migliorato al punto da poterlo vincere e lasciarsi prendere dal panico non gli sarebbe servito a molto, no? Anzi, avrebbe ridotto le sue chance. D'altro canto Dark non sembrava intenzionato a prendersela con lui, magari quella volta si era spaventato del suo arrivo improvviso e lo aveva attaccato.
Neanche lo finì quel pensiero. Tornandò alla realtà si rese conto che, quella figura che fino a pochi attimi prima percorreva lentamente la distanza tra lui e i due era sparita. Lui non si era accorto di come avesse fatto, lo vide soltanto ricomparire alle spalle del bandito e recidergli la gola con la stessa abilità di un macellaio.
La ragazza, fino a quel momento ostaggio dell'uomo, urlò spaventata e corse in sue direzione in cerca di protezione. Protezione che naturalmente non rifiutò, stringendola tra le braccia e osservando allibito l'altro. I suoi occhi color del cielo erano sbarrati: quel tale aveva appena ucciso un uomo con la facilità di chi strappa un filo d'erba da un prato eppure non sembrava affatto turbato, anzi...
L'elfo indietreggiò di un passo quando lo vide avvicinarsi di nuovo. Non riusciva a capire proprio le sue intenzioni e quei gesti... Che accidenti erano?! Non comprendeva, al contrario della ragazza, ma si sa: se una cosa non gliela si dice chiaramente proprio non la capisce.
-Um... Che stai facendo?...- domandò lui, inclinando il capo decisamente confuso e, al tempo stesso, curioso.
-Non potresti parlare? Così non ti capisco!-A pensarci bene non ricordava di aver mai sentito la sua voce, neanche nel momento in cui lo aveva visto ridere o sospirare, e se ne chiedeva il motivo.