Fay World

Specchio...

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view post Posted on 7/2/2012, 00:34
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Il viaggio in quel mondo esterno era veramente strano. Cose che non avevo mai visto.. Acqua lucente, alberi vivi, animali assurdi come quegli umani che mi guardavano normalmente e non con il solito sguardo che mi dedicavano le mie vittime rinchiuse nella mia prigione.Nella solita tutina ridicola color nero pece, mi incamminavo sulle stradine di legno, poste sulle palafitte. I larghi stivali annunciavano il mio arrivo ai diversi uccellini che prendevano il volo.. A causa dell'obscure ormai al termine a causa di uno schiarore al centro del cielo che mostrava un punto bianco ogni ora un po' più largo, l'ambiente intorno a me era gelato e il mio aspetto beh.. Aveva tonalità più chiare. Capelli argentei e pelle bianca. Gli occhi sempre però quelli del sangue.. Un sangue che ambivo. Già, il sogno di affondare le mie mani nelle carni di quello stolto che era scappato, non donandomi per sempre il suo aspetto, mi fece infuriare. Strinsi lo scudo con le mani guantate, mentre sguainai la spada per dar un colpo netto contro la tavola di legno. Un colpo, due, tre.. E così via finchè non divenireno una ventina. Respiravo affannosamente.. La voce. Non mi era stata donata per sfortuna, se no avrei urlato come un pazzo. Digrignai i denti facendoli scrocchiare, mostrando i canini appuntiti. Stavo impazzendo.. L'odio logorava il mio animo ed era inutile che la sfogavo con qualsiasi altra preda che c'era in quello stupido mondo. Era solo lui che doveva darmi il suo sangue, la sua immagine, la sua anima e togliermi infine quell'insana follia che vagava dentro il mio corpo umano. Un animo tempestoso come un gorgo nel mare più grande del mondo contenuto in una piccola bottiglietta. Prima o poi la bottiglia si spacca.. E io non volevo questo. Secoli che attendevo un nuovo contenitore, non potevo farlo andar via così. Apparì un ghigno sulle mie labbra, mentre continuavo il mio cammino verso la meta sconosciuta.. In cerca di quella fogliolina di menta.
 
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»Kasuka«
view post Posted on 7/2/2012, 01:09




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Le sue ricerche ormai si erano spinte oltre i confini di ogni terra. Man mano che viaggiava, che si fermava a prestare soccorso a qualche povero disgraziato, riceveva in cambio informazioni che riguardavano diverse fanciulle dal lunghi capelli color della terra in compagnia di loschi figuri.
Più di una volta si era ritrovato sulla via sbagliata perché imbrogliato o magari al seguito della ragazza sbagliata, tuttavia era un rischio che doveva correre se voleva ritrovare la principessa e svelare l'oscurità scesa sulla sua nascita.
Proprio per questo quel giorno si era spinto fino alle paludi di Tonbo, perché aiutando un vecchio contadino alle prese con un gruppo di ladruncoli gli era stato detto che una banda di briganti si erano diretti lì per attraversarle e con loro vi era anche un'elegante donzella.
Certo di essere sulla strada giusta, si era addentrato nella fitta zona melmosa senza neanche rendersi conto che, con l'Obscure e il sentiero praticamente inesistente nella parte selvatica, aveva finito per perdersi.
Ed ora se ne stava lì, a girare attorno ad un albero cupo quanto il resto del panorama, a cercare la strada per avanzare. Un'impresa difficile per uno che quel posto non l'aveva mai visto in vita sua e che neanche aveva avuto la decenza di procurarsi almeno una mappa per riuscire ad orientarsi. Se fosse stato così furbo a quest'ora sarebbe stato a conoscenza delle palafitte che si ergevano poco distante dalla sua posizione e sfruttandole sarebbe stato in grado di riprendere il cammino.
Una cosa che neanche tutte le mappe del mondo sapevano, però, era che proprio tra quelle casette ghiacciate camminava il peggior incubo dell'elfo e di certo se lui stesso avesse potuto prevederlo avrebbe ripercorso a ritroso tutta la strada.
Ma sfortunatamente Link non era un veggente, non prevedeva il futuro e quello che gli sarebbe potuta costata la brillante idea di riprendere a vagare senza meta in quel luogo disabitato e freddo.
Con le nuvolette che si formavano con lo scontro del suo fiato caldo con l'aria gelida, riprese ad affondare i passi nella melma che ricopriva il terreno. Di tanto in tanto si stringeva nelle spalle, faceva davvero parecchio freddo e lui, coperto di quei soli abiti leggeri, non si stupiva di essere vicino a trasformarsi in un cubetto di ghiaccio...
 
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view post Posted on 7/2/2012, 01:22
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Perchè più pensavo al mio stato e più l'ira mi faceva impazzire?! La testa rimbombava e il cuore batteva a mille come un tamburo nella mia cassa toracica. Prima il mio cuore era solamente una pietra color del ghiaccio che rifletteva strane ombre oscure nell'acqua.. Quello era in realtà il mio punto debole. Per fortuna, non lo portavo appresso. Osservavo l'acqua putrida nei dintorni, mentre lasciavo che la spada rigasse il percorso con un solco profondo. Improvvisamente davanti a me una figura.. Vestita di verde. I miei occhi si assottigliarono e cominciai a correre all'impazzata. La spada, tirata indietro pronta a dar un potente fendente reale.. Ma quando si voltò, capii l'errore e bloccai l'attacco. Quel tipo però, non era per nulla amichevole, anzi! Afferrò il mio polso, alzandomi verso l'alto un metro da terra. Scossi le gambe e quello mi osservò minaccioso. Lo squadrai per un po', con le iridi rosse.. Era un uomo grande e spesso, completamente diverso da me quindi con un elmo sulla testa. Disattenzione. Grugnì, cercando di stritolarmi una mano ma io, prontamente, sciolsi l'arto, scivolando così a terra e con un cenno della mano, lasciai che l'acqua fangosa inglobasse quel tipo. Alzai un sopracciglio, allacciando le braccia al petto.. Un urlo di una donna mi fece voltare. La guardai, incuriosito. Era legata e veniva trascinata da altri tipi che rimasero allibiti dalla scena. " Aiuto!! " continuava ad urlare quella parola.. Mi aggiustai il cappellino, rimettendo nel fodero la spada. Che voleva quella da me? Perchè piangeva?! Una scrollata di spalle, prima che gli altri tipi avanzassero con le armi verso di me, lentamente.. Intanto il tipo più grande, aveva smesso di muoversi. Era morto soffocato. Sorrisi divertito, senza lasciar uscire niente dalla bocca. Per me era impossibile.. Non avevo una voce, nulla di simile. Saltellai indietro, arrivando al margine della palafitta. Stavo quasi per cadere.. Mi sarebbe scocciato, se avessi sporcato i miei stivali nuovi.
 
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view post Posted on 7/2/2012, 02:31




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Il sospetto che avesse intrapreso la direzione sbagliata non lo toccò minimamente. Secondo lui, nonostante non sapesse dove stesse andando, da qualche parte sarebbe sbucato e il fatto che, in realtà, stesse ripercorrendo i suoi stessi passi passò completamente inosservato ai suoi occhi di elfo.
Pensava a lamentarsi per il freddo che gli faceva arricciare la pelle, per il fango che ricopriva gli stivali nonostante i suoi assurdi tentativi di liberarsene scalciando, e non al panorama familiare, anche se simile al resto della palude, che aveva davanti.
Nemmeno quella strana pianta tutta contorta che aveva superato di nuovo era riuscita a far funzionare il suo cervellino intorpidito, e pensare che non ne aveva viste altre nei dintorni. Si era anche fermato ad osservarla la prima volta, stupito e incuriosito da quella marea di colori che contrastavano nettamente con il resto della zona. Quelle goccioline ghiacciate sulle foglie, poi, lo avevano attirato come una calamita tanto erano d'effetto, eppure nulla era riuscito a riscuoterlo come la voce femminile che raggiunse le sue orecchie in una chiara rischiesta d'aiuto. Proveniva dalle sue spalle...
Solo allora si rese conto del suo madornale errore e si diede dell'imbecille, ringraziando gli dei che non vi fossero testimoni a poter riportare a terzi la sua misera figura.
Nonostante l'imbarazzo del momento, evidente tramite l'acceso rossore sulle guance, si precipitò nella direzione opposta a quella intrapresa nel tentativo di raggiungere la donna. Fortunatamente almeno l'udito era abbastanza buono da guidarlo verso la fonte del suono e nonostante l'ostacolo della melma viscida riuscì ad avvicinarsi abbastanza da poter continuare con l'uso della vista e, soprattutto, piuttosto in ordine visto gli schizzi che aveva affrontato durante il tragitto. Peccato si trovasse sotto alla via in legno, mentre tutti gli altri erano sopra.
-Dannazione...- borbottò tra sé e sé, mentre si affrettava ad estrarre la spada dal suo fodero e a puntarla verso il gruppetto. Incanalò quanta più aria possibile nei polmoni, la trattenne qualche secondo e poi... -Ehi, voi! Lasciate andare subito la Principessa!- urlò, rilassando finalmente il petto fino a quel momento gonfio.
Naturalmente non attese risposta dai banditi. Subito si dirette verso le travi e iniziò ad arrampicarsi come fosse una specie di scimmia. Il passaggio che portava in cima, quello alla sua destra, neanche lo notò, così come non notò affatto il suo riflesso in bianco e nero alle prese con alcuni dei bestioni rimanenti. E se lo avesse visto si sarebbe guardato bene dal raggiungerlo...
 
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view post Posted on 7/2/2012, 02:44
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I tipi si erano ormai avvicinati troppo a me.. Ma non avevo intenzione di far finire il gioco così presto. Cominciai a schivare i colpi o a pararli con lo scudo e a farli cadere spingendoli, ridendo come un matto. Mi sentivo vivo con quell'aspetto.. Dovevo assolutamente rubarlo!! Continuò così quel duello che arrivava solamente da parte loro, che lentamente diventavano stanchi. La mia resistenza era molto più grande della loro.. Esseri ridicoli e stolti. Saltavo anche sulle loro teste, lasciando che l'acqua sporca si sciogliesse, cadendo pesante sulle travi assieme al corpo di quell'umano tanto stupido d'avermi toccato. Presi a correre intondo, continuando a ridere come un pazzo, raggiungendo la signorina legata, che mi dedicò uno strano sorrisino con gote rosse. Ricambiai con una sorta di linguaccia, mentre poggiavo il piede sul suo petto per spingermi in alto e fare una piroetta all'indietro così da superare i loschi figuri. Basta però.. Il gioco doveva finire. Ghignai, tirando fuori la spada e avviandomi verso di loro, finchè una voce non fece la sua apparizione da sotto. Tutti rimanemmo seri, ad osservarci finchè uno di loro non si sporse a guardare chi fosse colui che li aveva interrotti.. " Oh no!! Il gemello di questo pazzoide! " rimasi un attimo sorpreso. Gemello? Io non ne avevo di.. Rimasi impietrito, quando sentii quelle parole. Era lui.. Quel cappellino verde. Attesi che quello salisse, osservando dall'alto al basso la sua figura. Appena i nostri occhi si incrociarono, apparì sul mio viso un riso di sufficienza.. Stolto. Credeva che sarebbe riuscito a scappare da me?? Intanto un tipo si avvicinò a me, per continuare quello spettacolo. Non era il momento.. Quindi, con un fendente laterale gli recisi la gola, facendo gridare nuovamente la ragazza. Il sangue colpì il mio viso, mentre l'altro tizio andò a nascondersi dietro la ragazza " Lontani! State lontani o la uccido!! " tremava come una foglia, puntando contro di noi e contro l'esile figura un pugnale. Ma che voleva fare? Intanto i miei occhi andarono nuovamente sulla figura del biondo, come a comprendere che cosa lui volesse... Lo richiamai, picchiando con la spada a terra, prima di puntare la punta della lama verso i due lontani diversi metri da noi, con un viso confuso. Doveva capire, che era una comanda quella che gli stavo ponendo.. Se invece non avesse capito, beh.. Avrei ringraziato il cielo, che almeno il cervello era rimasto il mio.
 
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view post Posted on 8/2/2012, 00:39




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Che scalata faticosa! Insomma, lui era un elfo, mica una scimmia, non era certo abituato a certe cose anche se, doveva ammetterlo, gli capitavano piuttosto spesso. Certo, se ogni volta si fosse ricordato di rientrare la spada nel fodero probabilmente avrebbe faticato molto meno potendo utilizzare appieno entrambe le mani, ma in fondo era risaputo: Link non brillava d'intelligenza... In ogni caso non si dava per vinto! Doveva raggiungere la cima e salvare la principessa così avrebbe finalmente raggiunto il suo obbiettivo!
Presa dopo presa, quindi, risalì quel ponticello sospeso e quando finalmente sbucò al di sopra dell'ultima trave... Fu un attimo: sollevò lo sguardo e le sue iridi color del cielo si trovarono ad incontrare quelle rosso sangue dello Shadow. Era lì.
Gli si ghiacciò il sangue nelle vene. Lui non era tipo da aver paura dei suoi avversari, di solito li affrontava coraggiosamente a meno che non fossero alti come palazzi, ma lui... Quel tipo, quell'ombra l'aveva quasi ucciso e senza alcuna difficoltà. Se quella porta non si fosse aperta sicuramente non sarebbe sopravvissuto allo scontro e ritrovarselo ora davanti... Beh, non era la migliore delle sorprese. Questa volta non poteva fuggire, non c'era una porta che lo avrebbe protetto...
Rimase così, aggrappato alla superficie del ponticiattolo a specchiarsi in quegli occhi freddi e pericolosi fino a quando la voce dell'ultimo bandito rimasto non interruppe quel momento. Voltò il capo verso quello che teneva in ostaggio la ragazza e in un attimo tutte le sue paure svanirono: doveva salvarla!
Certo era che delle intenzioni di Dark non aveva capito un bel niente. Nonostante quel poveretto non lo avesse ancora attaccato e avesse fatto in modo di spiegarsi il più chiaramente possibile riguardo al suo piano, quel tontolone di Link non aveva capito un cavolo.
Si limitò ad inclinare il capo confuso lasciando che nella sua mente si facessero spazio pensieri più inutili come -Ma forse non è così cattivo...- o -Magari siamo dalla stessa parte...-... In ogni caso no, il vero significato dei suoi gesti non lo capì mai.
L'unica cosa che forse poteva essere giusta fu la sua decisione di salire completamente su quella via sospesa, e si prese pure qualche secondo per riprendere fiato! Solo dopo, ignorando possibili altri messaggi da parte del suo peggior nemico, puntò la spadina spuntata verso il bandito.
-Lasciala subito andare, maledetto! Non lo sai che le donne non si sfiorano neanche con un dito?! Principessa, non temete! Vi trarrò in salvo!- disse con aria decisa, il gran paladino...
La fanciulla e il bandito si guardarono confusi e perplessi: era proprio strambo quel tipetto...
 
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view post Posted on 8/2/2012, 01:00
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Non aveva capito un accidente!! Un sospiro uscì dalle labbra senza emettere un rumore. Gli interessava comunque quella che lui chiamava principessa. Cos'era? Una donna quella. Non era differente dalle altre, se non forse per i vestiti un po' più ben tenuti rispetto ad altre. Mi massaggiai il collo riponendo la spada camminando lento verso i due con viso tranquillo. I passi sicuri, per niente tremolanti davanti al destino di quella creatura. Agitato il bandito non sapeva che fare..Superai anche il biondino a cui dedicai una veloce occhiata, mostrandogli il mio ghigno più malevolo mentre con il gesto del pollice gli indicavo che gli avrei reciso lo gola se mi avesse fermato. L'aria della palude.. Ha un tasso di umidità molto alto. L'obscure favorisce altre diverse cose.. Umidità ancora più alta, pavimentazioni viscide... Intorno a me un'aura nera come le piume di un corvo, che lentamente si mischiavano con l'acqua dell'ambiente circostante fino a sparire del tutto in una piccola nube nera. Non ero più visibile a nessuno.. Mi ero mischiato con la nebbiolina che sostava sopra la stradina di legno ormai marcio, serpeggiando in quei piccoli rivoli di acqua che ormai si stava sciogliendo a causa della fine dell'obscure. Dopo un po', ecco che lentamente la nube nera rifece la sua comparsa... Proprio dietro l'uomo. La figura si ricompose, mentre il mio sguardo raggelante osservava le spalle del tipo. Non ci volle molto.. Tirai fuori la spada mentre ma mano gli afferrò il capo e lo tirò indietro, recidendogli la gola. Il sangue schizzò in avanti a causa del taglio dell'arteria e la ragazza per questo urlò. Gli sporcai il viso, gli abiti e i capelli. Scappo dritta dritta tra le braccia dell'omino verde. Riposi la spada, guardandolo dall'alto al basso, mentre le braccia si allacciavano al petto. Salii sul cadavere del tipo, facendo altri passi in avanti, ma fermandomi ad almeno tre metri da lui.. Non volevo farlo spaventare poverino, come avrei potuto esser così crudele?! Ridacchiai, non emettendo nulla gesticolando e facendo segno con le mani. Indicai prima lui, poi lei, ed infine feci un segno con le mani a forma di cuore e poi un punto di domanda. La ragazza arrossì, guardando il biondino.. Le mani si appoggiarono sui fianchi, guardandolo strafottente e attendendo una risposta. L'avevo aiutato, una risposta poteva darla per quella buona azione!! Gli ho fatto un favore, infondo.. Non ero poi così cattivo, no?
 
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view post Posted on 8/2/2012, 23:02




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Era pronto ad iniziare lo scontro che valeva la vita della sua preziosa principessa quando, alle sue spalle, un'ombra si mosse.
Dark si avviò a passo lento e sicuro verso il bandito che teneva in ostaggio la ragazza e di questo Link se ne accorse solo quando quella figura scura e inizialmente sfocata a causa delle sue iridi che, da quella posizione, non riuscivano a raggiungerlo, comparve al suo fianco e lo passò rivolgendogli soltanto un'occhiata glaciale e crudele e, forse, una specie di intimidazione alla quale il biondo rispose abbassando la sua lama.
Non disse nulla in un primo momento, aveva la gola talmente arida da sembrare il deserto di Sabaku e si domandava come fosse possibile. Quel tipo riusciva ad insinuare in lui un terrore che mai prima d'allora aveva provato e, per di più, gli bastava il solo sguardo.
Già, neanche una parola: solo quelle iridi rosse come il sangue, tanto lucide da potervisi specchiare e al tempo stesso tanto pericolose da potervi rimanere uccisi. Perché sì, riuscivano a paralizzare ogni muscolo con una sola occhiata impedendo così qualsiasi via di fuga da parte della sua vittima. O forse questo accadeva soltanto a lui.
Probabilmente era un effetto dovuto al ricordo del loro primo e unico scontro. La forza che aveva mostrato in quel frangente, il suo potere superava di gran lunga quello dell'elfo e con questa consapevolezza era certo che gli sarebbe bastato un soffio per distruggerlo. Ma in fondo era passato diverso tempo da allora e lui aveva affrontato parecchie battaglie. Probabilmente era migliorato al punto da poterlo vincere e lasciarsi prendere dal panico non gli sarebbe servito a molto, no? Anzi, avrebbe ridotto le sue chance. D'altro canto Dark non sembrava intenzionato a prendersela con lui, magari quella volta si era spaventato del suo arrivo improvviso e lo aveva attaccato.
Neanche lo finì quel pensiero. Tornandò alla realtà si rese conto che, quella figura che fino a pochi attimi prima percorreva lentamente la distanza tra lui e i due era sparita. Lui non si era accorto di come avesse fatto, lo vide soltanto ricomparire alle spalle del bandito e recidergli la gola con la stessa abilità di un macellaio.
La ragazza, fino a quel momento ostaggio dell'uomo, urlò spaventata e corse in sue direzione in cerca di protezione. Protezione che naturalmente non rifiutò, stringendola tra le braccia e osservando allibito l'altro. I suoi occhi color del cielo erano sbarrati: quel tale aveva appena ucciso un uomo con la facilità di chi strappa un filo d'erba da un prato eppure non sembrava affatto turbato, anzi...
L'elfo indietreggiò di un passo quando lo vide avvicinarsi di nuovo. Non riusciva a capire proprio le sue intenzioni e quei gesti... Che accidenti erano?! Non comprendeva, al contrario della ragazza, ma si sa: se una cosa non gliela si dice chiaramente proprio non la capisce.
-Um... Che stai facendo?...- domandò lui, inclinando il capo decisamente confuso e, al tempo stesso, curioso. -Non potresti parlare? Così non ti capisco!-
A pensarci bene non ricordava di aver mai sentito la sua voce, neanche nel momento in cui lo aveva visto ridere o sospirare, e se ne chiedeva il motivo.
 
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view post Posted on 8/2/2012, 23:15
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Le braccia caddero ai lati del corpo, pesanti ed esasperate per quella sorta di domanda che mi aveva porso. Ma che aveva nel cervellino quello? Noccioline con degli scoiattoli che gliele stavano sgranocchiando? Portai una mano sul viso, esasperato, mostrando poi un volto triste. Imitai decisamente l'espressione che avevo visto prima dalla ragazza.. Disperata e piangente. Indicai le labbra, che si muovevano senza emettere rumore, portando le mani sulla nuca e inginocchiandomi per terra. Le gocce d'acqua del pianto rigavano il mio volto, mentre piangevo disperato, senza emettere un solo verso. Un riflesso.. Ha una voce? Quando ero solo un mostro, considerato almeno così da tutti gli umani, avevo una voce grazie a quello che è il mio cuore. Le mani guantate pulivano frettolosamente il viso, mentre singhiozzavo lasciando che il petto facesse degli scatti su e giù, mozzando l'aria che entrava nei polmoni. Una sensazione strana ma anche divertente in quel caso. Occhi, speranzosi di aiuto che si puntarono verso di lui lucidi come diamanti, mentre la mano si allungava verso di lui in una richiesta d'aiuto.. Tremavo, come se il gelo mi stesse avvolgendo sempre più velocemetne, senza lasciarmi via di fuga; come quelli che hanno visto la morte davanti ai loro occhi, senza donarmi un viso. Mi portai a quattro zampe, tendendo ancora la mano mentre il pianto continuava: Chiedevo solo aiuto, nulla di più.. Mossi le labbra, chiedendo "Aiuto" in un modo leggibile e comprensibile tramite il labbiale. Ero verametne disperato.. Lui era l'unico che mi poteva aiutare, l'unico che mi avrebbe aiutato ad avere una voce. L'unico, che mi poteva dar la vita.
 
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view post Posted on 9/2/2012, 01:29




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Continuò ad osservare quell'immagine identica alla sua se non per colori e espressione e, nel momento in cui il suo cervello riuscì a rimettere a posto tutti i tasselli di quella specie di gioco del mimo, finalmente comprese.
Aveva fatto un grosso, grossissimo errore nel pronunciare quella stupida frase e, vista la disperazione che esprimeva, doveva averlo ferito. E poteva capirlo, anche lui avrebbe sofferto al posto dell'altro, per questo non biasimò l'occhiataccia che la fanciulla che teneva stretta tra le braccia gli riservò prima di staccarsi da lui per compiere qualche passo verso lo Shadow.
Dal canto suo Link non riuscì a muoversi subito, tremendamente colpevole per lo stato di quello che, nonostante all'inizio si fosse rivelato un nemico, lo aveva aiutato ed ora sembrava chiedere indietro il favore. Probabilmente gli bastava un po' di conforto, il suo magari, e per lenire i sensi di colpa e la pena del poverino l'elfo lasciò cadere la spada e precedette a passi svelti la ragazza che si ritrovò a fermarsi prima ancora di raggiungerli.
Aveva sbagliato. Dark non era affatto malvagio come credeva, nascondeva un animo sensibile che per colpa sua rischiava di rimaner ferito e il solo pensiero sembrava lacerare anche il suo di animo. Perfino lui, al seguito dell'albino, aveva preso un'espressione triste e gli occhi si erano fatti lucidi: di lì a poco probabilmente sarebbe scoppiato in lacrime anche lui.
Afferrò la mano che quello tendeva in sua direzione e si spiegò sulle ginocchia per giungere alla sua altezza. Non gli importò di bagnarsi i pantaloni, quello era solo un misero dettaglio al quale avrebbe potuto rimediare ma lui, la sua voce... No, era convinto che non avrebbe mai potuto averla, che non avrebbe mai potuto parlare ed esprimersi come chiunque ed era un pensiero talmente triste...
Con il braccio libero circondò le spalle dello Shadow e lo strinse contro il suo corpo. -Mi dispiace! Non volevo farti soffrire...- iniziò, senza avere alcuna intenzione di allentare la presa. Il fatto che fosse identico a lui giocava un ruolo fondamentale nella faccenda.
-Mi impegnerò a capirti anche senza l'uso della parola, te lo prometto... Però non essere triste, per favore...- Nel dir ciò qualche lacrimuccia scivolò anche dai suoi occhi. Quando ci si metteva riusciva ad essere proprio uno sciocco ingenuo...
 
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view post Posted on 9/2/2012, 01:43
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Rimasi così in attesa del suo aiuto, mentre i miei occhi lasciavan cadere ciò che gli umani chiamavano lacrime. La donna si fece avanti di qualche passo, non raggiungendomi però, perchè colui che invece era arrivato, era proprio il biondino dalla razza a me sconosciuta. Quando afferrò la mia mano, pensai che era fatta! Infatti stava per apparire un ghigno, ma quando mi spinse contro di lui, rimasi letteralmente sconvolto. Che cavolo stava facendo? Perchè mi faceva quello?! Cos'era poi! Rimasi fermo, per qualche attimo in quella posizione, ascoltanto la voce ovattata a causa del padiglione auricolare appoggiato al suo collo. Rimasi così quindi, lasciandomi trasportare dal suo gesto. Era piacevole rimanere lì.. L'odio era sparito come anche la rabbia, la stanchezza e la follia. L'altra mano strinse il tessuto degli abiti di lui, annusando il suo odore. Sentire certe parole però, era qualcosa di strano. Non erano urla, non erano preghiere. Ma una promessa, per qualcosa che non avrebbe mai dovuto esserci.. Un seguito. Secondo lui, ci saremmo di nuovo visti!? Mi irrigidii di colpo! Che cavolo stavo facendo?! I sentimenti di un corpo umano, mi avevano fatto lasciar andare in qualcosa di indefinito per me e che mi provocò ancora più rabbia. Infatti mi scostai di colpo, dandogli un pugno in pieno viso alzandomi, mentre indietreggiavo di qualche passo guardandolo con denti stretti in un ringhio. La giovane, mi guardò prima di cominciare a scappare.. Era importante per quel ragazzino la vita di quella che chiamava principessa. Il ringhio divenne infine un riso beffardo, prima di prendere la spada e tirarla fuori dal fodero. Cominciai a correre dietro di lei, dando un'ultima occhiata al giovane. Tentai di parlare.. Ma l'unica cosa che uscì era uno strano eco, simile a quello di una bestia marina. I miei passi erano veloci come il vento, ma anche quella preda non scherzava.. Volevo vedere però chi dei due era il più veloce! Chi avrebbe vinto!! Intanto il cielo si apriva ancor di più, lasciando che il sole addentrasse da quello strato di oscurità che lentamente spariva. La mano si strinse ancora contro l'impugnatura, creando uno strano rumore dai guanti. Ridevo, silenziosamente.. Quella donna, era ormai mia. Ecco una lezione per lui: Mai abbandonare la spada per un nemico in lacrime. Soprattutto, se ero io colui che aveva davanti..
 
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view post Posted on 3/4/2012, 16:45




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Continuò a tenerlo stretto con l'intenzione di consolarlo, di farlo sentire meglio. Era sicurissimo che tutta la sua aggressività dipendesse proprio dal fatto che nessuno fino ad allora aveva mai provato a capirlo, che a nessuno fosse mai venuto il dubbio su quanta sofferenza nascondesse nel suo cuore e questo non era giusto.
Tutti al mondo meritano almeno un amico, qualcuno che li comprenda e che li ami per quel che sono e lui, naturalmente, era sempre disponibile.
Di certo se avesse saputo quel che sarebbe successo dopo avrebbe evitato di star lì immobile ad attendere un segno da parte dell'altro, anche se in effetti arrivò in qualche modo e anche piuttosto deciso.
Nel giro di pochi secondi si ritrovò seduto a terra, con la mano sulla guancia colpita dal potente pugno dello Shadow, a fissarlo dal basso con gli occhi sgranati e lo sguardo terribilmente confuso.
-Ma che...?- mormorò, senza comprendere il motivo che lo aveva spinto a quel gesto. -Perché l'hai fatto?!- domando, infatti. Ma ovviamente non giunse risposta, piuttosto vide quello strano tipo fiondarsi verso la fanciulla che, evidentemente spaventata, aveva tentato di darsi alla fuga.
Nella mano di lui c'era la spada, che avesse davvero intenzione di...
-No! Lasciala stare!- gridò l'elfo, senza perdere neanche un attimo per alzarsi e tentare di raggiungerlo. Riuscì anche a recuperare la sua di spada, precedentemente lasciata cadere per potersi dedicare proprio a lui.
Che ingenuo... Aveva creduto fosse sincero, invece il suo obbiettivo era solo quello di ingannarlo per arrivare a lei. Ma non gli avrebbe permesso di toccare la principessa, no! Il suo compito era quello di riportarla sana e salva al castello e scoprire la verità sui suoi veri genitori e nessuno sarebbe riuscito ad impedirglielo.
 
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view post Posted on 3/4/2012, 16:56
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Continuavo a correre, con l'arma tra le mani, ghignando di gusto. Mi stava correndo dietro.. Bene! Almeno aveva capito quali erano le mie intenzioni. Continuai a tenere il sorriso sulle labbra, ormai ero a pochi passi da lei e quindi cercai di dargli un colpo che gli tagliò solo i capelli. Mi infuriai, voltandomi con lo sguardo e osservando il biondino che mi seguiva. Non era nemmeno in grado di sostenere la mia corsa?? Scoppiai a ridere, diventando sempre più iperattivo e divertito. Accellerai ancora il passo, facendo alzare l'acqua fino al ponte così che per l'elfo fosse più difficile correre su una melma così scivolosa.. Davanti alla ragazza che gridava e chiedeva aiuto invece, la superficie era sgombra proprio per rendere quella situazione ancora più divertente. Mi leccai le labbra, immaginando il suo sangue che macchiava le mie acque e le mie vesti. Saltai, davanti a lei, facendola scappare indietro verso l'eroe. Quanto era divertente vedere quel visetto così giovane, dipinto di terrore. Scostai il cappuccio color della pecie, dietro la schiena allacciando un braccio al busto, tagliando con la spada l'aria, così da simulare un fischiettare per me impossibile. Aveva paura di me, sapeva che io ero il suo incubo. Molto più forte e potente di me, non aveva possibilità nei miei confronti. Lo avrei ucciso, avrei raggiunto il mio scopo. Finalmente, la sua immagine, sarebbe stata mia.
 
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»Kasuka«
view post Posted on 3/4/2012, 19:17




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Continuò la sua corsa all'inseguimento del nemico ma, ovviamente, dato lo svantaggio non riuscì a raggiungerlo abbastanza in fretta.
Con la spada, infatti, quello riuscì a sferrare un colpo contro la ragazza e per un attimo all'elfo gli si gelò il sangue. Trattenne il respiro giusto il tempo di scoprire che in realtà lei non aveva riportato alcuna ferita poiché la lama era arrivata a tagliare soltanto i capelli, ma già quello era un affronto troppo grande per essere perdonato.
-Maledetto! Te la farò pagare!- disse rivolto al suo "gemello", perché in fondo le uniche differenze erano tutte nei colori. Sembrava tanto una lotta tra fratello buono e fratello cattivo e come ogni battaglia per il trionfo del bene che si rispetti le difficoltà non tardarono ad arrivate.
Il controllo che Dark esercitava sulle acque gli permise di alzare quelle paludose e riuscire così a rendere viscido il percorso di Link che, nonostante la tontaggine che lo affliggeva, riuscì rapidamente a trovare una soluzione: lanciò la sua spada sul ponte ormai bagnato e scivoloso e vi saltò sopra utilizzandola come tavola da surf.
Una mossa azzardata la sua, non sapeva neanche se avrebbe funzionato, ma dopo un primo momento di incertezza le cose sembrarono migliorare e riuscì a mantenere il controllo del suo nuovo "mezzo", prendendo perfino velocità.
Intanto la sua adorata principessa -che tanto principessa non era- ritrovandosi davanti lo Shadow provò a tornare indietro nonostante la melma ma l'elfo non glielo permise.
Prima ancora che potesse metter piede su quella roba il biondino la afferrò al volo e con lei tra le braccia saltò abbastanza da superare l'altro e permettere a lei di allontanarsi.
-Mettetevi al sicuro, io sistemerò le cose con lui e poi vi riporterò al castello.- disse verso di lei, cercando di essere il più rassicurante possibile. Notò lo sguardo scettico che la povera fanciulla gli rivolse, tuttavia non ebbe tempo di indagare e neanche si rese conto che fosse per il fatto che lei NON era la principessa che tanto cercava... Glielo aveva detto, eppure era più stupido di una gallina!
-Non ti avvicinare a lei, non hai motivo di farle del male!- disse, tornando a rivolgersi verso l'avversario e puntandogli contro l'indice della mano destra. -Credevo che fossi sincero... Volevo aiutarti ma... Ma tu mi hai ingannato senza pietà e hai provato ad uccidere la Principessa! Non posso perdonarti per questo!-
E la spada? Quella si era fermata dietro, alle spalle di Dark, e quell'idiota di un elfetto neanche se n'era reso conto... Era disarmato.
 
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view post Posted on 3/4/2012, 23:18
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L'osservai.. Che scena! Che spettacolo. Sorrisi divertito osservando quella mano che si agitava così tanto che sembrava quasi svitarsi dal braccio. Sospirai, scuotendo il capo e facendo spallucce. Estrassi la spada e cominciai ad incidere sul terreno per cominciare a scrivere " Cos'è una principessa? E poi, chi vuole il tuo perdono? " poi indicai la mia spada, per indicare poi la sua che si era fermata in mezzo a quella specie di liquido verdognolo e scivoloso, che lasciava un odore nauseante. Che strane le cose che avevo imparato essendo un umano.. Sospirai, scuotendo il capo e allacciando le braccia in modo che l'acqua facesse lo stesso. Le abbassai di colpo, lasciando che l'arma si piantasse vicino ai suoi piedi. Perchè ero pietoso nei suoi confronti? Perchè non lo volevo ammazzare senza quella cosa affilata, che mi dava sempre più fastidio? Non ero un codardo, avevo un orgoglio.. Roba da esseri umani, che tutt'ora non comprendo. Esistono quelle cose, esiste la sofferenza.. In realtà pochi attimi prima, ero stato sincero. Quella tristezza era veramente nata dal fatto che io non potessi parlare. Aprii le labbra cercando di emettere un suono, ma quello che uscì era come il rumore di una goccia d'acqua che si infrangeva in un luogo chiuso. Abbassai il capo, scuotendolo per un secondo. Era impossibile per me emettere rumore, peccato. Lo avrei forse ottenuto.. Dopo averlo sconfitto? Ghignai di gusto, mostrando un'espressione da pazzo come quel sorriso affilato. Era così, era sicuramente così. Se lo avessi fatto fuori, avrei rubato anche la voce.. Quella voce melodiosa che serviva solo per ingannare ancora meglio il prossimo.
 
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