Stavo per addormentarmi.. Non mi sentivo affatto bene. Ma un forte colpo mi fece alzar di colpo dalla mia postazione. Guardai il volto di Kazuma, così scuro da terrorizzarmi come il suo tono. Le sue parole erano più pungenti di qualsiasi altra arma. Il mio volto era pieno di stupore, mentre sentivo delle grosse fitte provenir dal petto. Non ero nessuno io, non lo conoscevo affatto è vero. Ma perchè doveva trattarmi così?! Perchè?? L'avevo solo aiutato, lo volevo far riposare!! Non volevo di certo insinuare nulla! Non conoscevo il suo passato.. E di certo non gliel'avrei mai chiesto, a meno che non me l'avesse detto lui di sua spontanea volontà. Sentii solo
" Ci mancavi tu a complicare le cose! " tutto crollò in quel momento. Una stretta alla gola, il mio corpo completamente avvolto nel ghiaccio mentre mi sentivo.. Solo. Io ero solo, lui non mi voleva tra i piedi, come nessuno di quell'epoca.
" Dovevo tenermi lontano da te! " .. Lo diceva con una tale rabbia, che mi faceva star ancora più male. Guardavo Kazuma, con volto shockato, mentre indietreggiavo spaesato. Qualcosa ostacolò i miei passi, facendomi cadere all'indietro. Un rumore fragile, di qualcosa che si rompeva e un fuoco che invadeva le mie mani. Ero caduto all'indietro, spaccando il tavolino dello storico. I pezzi di vetro si conficcarono nella carne, sentivo solo un lieve dolore. Rimasi seduto sempre con la stessa espressione, alzando le mani e fissandole. Afferrai il pezzo più grosso, estirpandolo senza troppa delicatezza dalla mia mano. Il male era forte, ma in quel momento il mio cuore si stava disintegrando facendomi sentir un male mai provato in vita mia. Ma la cosa che non notai subito, era che dalle ferite non sgorgava sangue. Era un brutto segno.. Ma ero felice così. Mi alzai, stringendo i pugni e piantando ancora di più i frammenti
" G-Già.. Se ero lontano da lei, non avrei fatto certi danni.. " sorrisi anche se lo sguardo era sempre lo stesso con aggiunta di grossi lacrimoni che stavano per uscire
" Ho fatto un altro danno. La..La ripagherà il mio capo.. O se-se vuole ci penserò io. " una breve risata accompagnata da delle lacrime che non riuscii a trattenere
" Ora sparisco. " stavo per camminare, quando sentii la caviglia dolermi. Alzai la gamba, estraendo un frammento che si aveva attraversato da parte a parte. Non un verso, nemmeno un accenno di dolore su quel viso in cui era dipinto uno strano sorriso. Vidi per terra uscire dal libro avvolto dai frammenti, il disegno che gli avevo fatto. L'afferrai tenendolo tra le mani e contemplandolo
" ...Io non sono mai esistito. " ruppi il foglietto, lasciando cadere a terra i piccoli coriandolini di carta.
" Addio. " cominciai a camminare lento, verso l'uscita. Quel giorno, Morgan Nanami, avrebbe finito di esistere. Se non l'avessi fatto con le mie mani, l'avrebbe fatto il mio corpo, a causa della mancata giusta alimentazione.