Fay World

Festa di Fidanzamento, Non Fidarti Mai Del Capo!

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 2/1/2011, 00:51
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


image

La mattina dopo mi preparai, agghindandomi per bene per l'evento così importante per il mio superiore. Mi ero alzato completamente spaesato, rovistando nell'armadio finchè non trovai quello smoking bianco latte stirato per bene. Lo tirai fuori, togliendolo dalla plastichetta che lo teneva coperto indossandolo lentamente e con attenzione per non rovinarlo. Dopo averlo indossato, feci una cappatina in bagno, lavandomi la faccia e mettendomi come al solito apposto i capelli, mettendoci all'incirca 1ora buona. Ecco.. Come al solito ero in pieno ritardo e non avevo finito. Mi guardai un po' allo specchio " Chissà se il signor Kazuma ci sarà.. Oppure no. Non ho mica capito che caspiterina ha detto quando me ne sono andato! " misi una mano sul volto, sbuffando seccato " Ahh.. Mi dispiace solo che mi sembra di averlo quasi obbligato... " all'improvviso mi bloccai guardandomi con occhi sgranati " E adesso mi metto pure a parlar da solo! Ma guarda te!! Ma pensa te!! " mi tirai indietro i capelli, correndo in sala ed indossando delle scarpe laccate bianche. Facevo veramente schifo.. Ero un obbrobrio.. Ma non era quello che importava! Riuscii a decifrare il luogo d'incontro, che si trovava nei giardini della regina, e per andarci si doveva oltrepassare lo specchio magico. In ogni città c'era una sorta di piccolo tempietto, in cui era custodito questo grosso specchio, che ti portava nel mondo che desideravi. Non era molto lontano però.. " Sono in ritardo di quasi 1 ora e mezza!! Perchè!! " salii sull'ascensore, e appena arrivato a terra, cominciai a correre come un pazzo per la via. Tutti mi guardavano con volti confusi, mentre io abbassavo lo sguardo osservando il pavimento. Quegli occhi.. Quelle attenzioni.. Mi davano tremenamente fastidio, facendomi arrossire sempre di più! Continuai a correre ancora più velocemente quando giunsi finalmente a destinazione. Appena entrato in quel piccolo tempietto, di fronte a me uno specchio luccicante che rifletteva la mia immagine. Mi rimisi un pochino in sesto, tirandomi la giacca e aggiustandomi i capelli. Chiusi gli occhi e l'attraversai facendo attenzione alla mia destinazione. Un leggero brivido, poi quando aprii gli occhi mi ritrovai in un regale banchetto pieno di colleghi e persone a me sconosciute che chiacchieravano tra di loro, mentre sorseggiavano o mangiavano qualche antipasto. Tavolate molto lunghe, piene di cibo e bevande sia alcoliche che non.. Torte, pasticcini, salatini! Ogni meraviglia per il palato, che non potevo mangiare.. Mi deprimetti per qualche secondo, quando notai congrande piacere che le siepi di quel luogo erano ricoperte di rose rosse. Mi sarei potuto nascondere e mangiarne una... Mi incominciai ad avvicinare ad una di quelle, la più rossa, quando improvvisamente venni tirato per un braccio " Caro Morgan, come ti vanno le cose?! " rimasi leggermente perplesso alla domanda. Che voleva dire!? Le cose quali!? Mi guardai in giro, in cerca del professore.. Ma niente. Lui non c'era. Sbuffai per la seconda volta " Ti piace la festa? " mi risvegliai dai miei pensieri cominciando a ridere mentre venivo tirato avanti e indietro per il braccio " Sì, molto bella e mi scuso per il ritardo.. Ho avuto un problemino. " quello rise dandomi delle grosse pacche sulla schiena " Non preoccuparti, è tutto ok! Ora pensa a divertirti.. Dopo c'è una sorpresa per te! " un altro colpo nella schiena, e se ne andò a parlare con degli altri invitati. Avevo una fame pazzesca, ma quello continuava a guardarmi e salutarmi, non potevo mangiare! Mi avvicinai lo stesso ad una siepe, mirando ad una rosa. La toccai con la punta delle dita, era morbida e setosa.. Chissà poi che buona! ne strappai un petalo, ma notai lo sguardo del vecchio signore che mi scrutava sul mio atteggiamento. Lo lasciai cadere, depresso, sedendomi su una panchina in pietra vicino a me. " Ho fame... " lo stomaco brontolò, e per farlo zittire mi portai la mano sulla pancia massaggiandola. Come odiavo quelle persone!!
 
Web  Top
»Kasuka«
view post Posted on 2/1/2011, 02:00




image
Kazuma Yamashita

Una nottata quasi insonne. Ecco come aveva passato il resto di quella precedente bella serata lo storico, che si alzò più stanco di quando andò a letto. In realtà non sapeva nemmeno lui perché avesse avuto un sonno tanto agitato, fatto sta che riuscì a dormire pochissime ore e, quando arrivò davanti allo specchio del bagno trascinandosi come uno zombie, si spaventò perfino delle terribili occhiaie che gli solcavano il contorno occhi. -Perfetto…- commentò mentalmente in riferimento a quelle, mentre con le mani andava a strofinarsi il viso per poi infilarsi sotto la doccia. Solo al termine di quella si rese conto dell’anticipo con il quale si era alzato, infatti la sveglia suonò qualche minuto più tardi, proprio mentre il moro si accingeva a prepararsi un bel caffè amaro che l’avrebbe tenuto sveglio per il resto della giornata. Con ancora la tazza tra le mani andò a pigiare il pulsantino in cima a quella, per far cessare quel fastidiosissimo suono che non faceva che aumentare il suo terribile mal di testa. Ancora qualche minuto di relax, in compagnia di quel forte aroma, per decidersi finalmente ad aprire l’armadio. Di completi eleganti ce n’erano almeno cinque, doveva solo decidere quale indossare, cosa in cui impiegò almeno dieci minuti del suo tempo, ma alla fine optò per un semplice completo scuro munito di cravatta del medesimo colore e spezzato soltanto dalla camicia bianca che si intravedeva al di sotto della giacca. Anche le scarpe seguivano lo stile classico dell’abito, colore compreso, e a quel punto mancava soltanto un po’ di gel tra i capelli per completare l’opera. -Dovrei essere pronto…- meditò, controllando bene che tutti i particolari fossero al loro posto. E dopo essersene accertato si diresse all’ingresso, recuperando il cellulare, le chiavi e il cappotto, nero anch’esso, lungo e dal taglio classico. Lo indossò mentre con il suo solito passo lento percorreva i corridoi dello stabile in cui era situata la sua abitazione, fino ad uscire fuori e raggiungere il tempio in automobile.
Era ormai giunto il momento tanto atteso… O meglio, che avrebbe volentieri evitato, e infatti si chiedeva ancora cosa lo spingesse a parteciparvi, ma non era né il luogo, né il momento adatto per certe riflessioni. Mancavano, infatti, solo pochi secondi all’orario indicato per quel party e, non appena le lancette del suo orologio da polso raggiunsero il fatidico numerino, senza aver la possibilità di tirarsi indietro, Kazuma attraversò lo specchio. Si ritrovò in un bel giardino, pieno di siepi cosparse di rose rosse e molti altri invitati che avevano optato per l’arrivare in anticipo all’evento -cosa che lui non si sarebbe mai e poi mai sognato di fare-. Tutti chiacchieravano e spettegolavano tra loro, mentre si ingozzavano di aperitivi e stuzzichini vari, e dai loro mormorii e comportamenti si poteva ben intuire perché Morgan non li sopportasse. Il primo a dargli il benvenuto fu, comunque, l’organizzatore di quella festa -dopo uno dei camerieri che prese in custodia il suo cappotto, ovviamente-, nonché padre della “sposa” e capo del vampiro. Non fu certamente una lunga chiacchierata la loro, essendo lo storico di poche parole e l’altro di fretta, ma bastò a nauseare il primo al punto da ritirarsi vicino al buffet in cerca di qualche bevanda analcolica per iniziare quella lunga agonia alla ricerca di quel fotografo che aveva tanto insistito per averlo lì. Ma non c’era… Sbuffò seccato. Che avesse deciso di non presentarsi? -Deve solo provarci…- pensò irritato. E per un’oretta e mezza buona rimase intorno al tavolo, impaziente di trovare quel ragazzino o, in caso quello non fosse arrivato, svignarsela da lì con qualche scusa. Fortuna volle che, proprio nel momento in cui il giapponese iniziò a camminare in direzione dell’uscita deciso ad abbandonare quel giardino fin troppo affollato, i suoi occhi incrociarono una figura familiare fasciata da abiti bianchi e seduta su una delle panchina sparse a costeggiare le siepi. Allora non gli aveva dato buca… ma dov’era stato fino ad allora?! -Ma che m’importa?!- si rimproverò da solo, certo che non fossero affari suoi, mentre si fermava ad ammirarlo almeno qualche secondo, prima di accorgersene e riscuotersi con tanto di ennesimo rimprovero, cambiando poi direzione per raggiungerlo. Si fermò esattamente davanti a lui, con le mani nelle tasche dei pantaloni e lo sguardo puntato sulla sua testolina argentata. -Pensavo non venissi più.- gli disse soltanto, col solito tono piatto che faceva sembrare quella frase una specie di ramanzina per il suo ritardo.
 
Top
view post Posted on 2/1/2011, 02:27
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


image

Ero depresso.. Non potevo mangiare nulla perchè quel fastidioso esseruncolo mi continuava a guardare.. Ma dov'era Kazuma?! All'improvviso la sua voce risuonò nelle orecchie.. Alzai il viso quasi stupito " Signor Kazuma, allora è venuto!! " mi misi immediatamente in piedi sorridendo il più che potevo " Io? Non venire!? Mai!! L'ho invitata a venire, sarei stato un maleducato! E poi non l'avrei vista! " mi accorsi troppo tardi per cos'avevo detto, allora ridacchiai grattandomi una guancia preoccupato per la reazione che avrebbe potuto avere. Dopo un colpo di tosse cambiai immediatamente discorso " Sta veramente bene con quel completo scuro! Veramente elegante! " continuavo a guardarlo, scrutandolo dall'alto al basso.. Era stupendo. I suoi capelli.. Gli occhi.. La postura... Tutto! Portai poi lo sguardo in mezzo alle sue gambe; chissà se anche lì era così possente.. Arrossii tutto d'un colpo, voltandomi a destra e a sinistra, in cerca di un modo per calmarmi " Io.. Non stavo guardando nulla! Tutto ok! " respirai con calma, cercando di non farmi notare dai presenti tornando a fissare il moro " Comunque, ero in ritardo a causa dei miei capelli.. Tempo per sistemare il cabello molto! " mi bloccai. Di nuovo non sapevo parlare. Ero un'imbranato... Un vero tontolone.. " I.. I capelli ecco. " li indicai con faccia seria, cercando di far capire che cosa stessi intendendo. Notai la figura snella, di una ragazza vestita elegante che veniva verso di noi. Impallidii tremando " Kazuma... Io.. Io... " la mia voce tremava come la mia espressione completamente terrorizzata. Mi iniziavo a sentir male, che volesse provarci con me!? O.. Fissai Kazuma, leggermente scosso. Che volesse lui? No non gliel'avrei permesso!! Gli afferrai la mano " Andiamo là! Prendiamoci qualcosa da bere, così per passare il tempo. " cominciai ad avanzare verso il banchetto che avevo visto. Non volevo che Kazuma appartenesse a qualcun'altro, o almeno che non accadesse di fronte ai miei occhi! La sua mano, era così calda, mentre la mia era completamente ghiacciata. La tenevo stretta, come segno di appartenenza. Appena arrivato di fronte al banchetto, continuai a tenerla, abbassando lo sguardo. Un espressione dura, ma allo stesso tempo molto dispiaciuta " Mi.. Mi scusi se l'ho trascinata qui, tenendole la mano. " la lasciai lentamente arrossendo, e sospirando " Volevo star un secondo da solo con lei a parlare.. " un altra cosa che non avrei dovuto dire. Arrossii ancor di più, prendendo in mano un bicchiere di vino bianco e buttandolo giù tutto d'un fiato. Sorrisi, rivolgendomi a lui e porgendogli un bicchiere, molto probabilmente di cristallo per la fattezza " Ehm... Ne gradisce un bicchiere? " lo guardai con espressione molto più dolce rispetto a prima, e con una falsa tranquillità perchè dentro di me ero in subbuglio, e mi stavo sentendo male. Kazuma, non era quel genere di persona, dovevo ficcarmelo in testa!
 
Web  Top
»Kasuka«
view post Posted on 2/1/2011, 03:12




image
Kazuma Yamashita

La reazione che si aspettava di vedere il giorno precedente la ottenne nel momento stesso in cui gli occhi color oro del vampiro incrociarono i propri. A giudicare da quella sembrava proprio che fosse stata la scelta giusta accettare di partecipare a quell’inutile festicciola, almeno quel ragazzino non aveva più quell’espressione triste che non riusciva proprio a sopportare -e alla quale aveva ceduto la sera prima-. A pensarci tra gli invitati c’erano anche i suoi colleghi e, magari, quella peschetta con le gambe che si divertiva ad importunarlo… E a questo non aveva pensato fino ad allora, altrimenti avrebbe fatto meno storie. Come sempre Morgan non smetteva un attimo di parlare. Saltava da un discorso ad un altro come un canguro e a stento Kazuma riusciva a seguirli tutti insieme, senza alcun filo logico a collegarli. Che stesse invecchiando? Forse… O semplicemente doveva fare un po’ di pratica. All’improvviso, però, tutta quella sua euforia si tramutò in silenzio, seguito da balbettii e da una strana espressione che si avvicinava molto al terrore. -Nanami-kun? Che succede?- gli chiese lo storico, non accortosi della donna che si avvicinava alle sue spalle. E neanche ricevette risposta a quella domanda, ritrovandosi soltanto trascinato verso il buffet, con la mano stretta in quella gelida dell’altro. Fortuna che il tragitto non era poi così lungo e quel contatto s’interruppe presto, lasciando sul viso dello storico solo un’espressione stranita, che non accennò a mutare neanche quando il fotografo si giustificò con quella frase, per lui, senza senso. -Lì non andava bene?- si chiese senza però lasciar uscire quelle parole, ignaro del “pericolo” appena scampato. Afferrò comunque il bicchiere, limitandosi a pronunciare un flebile -Grazie…- per sospirare seccato subito dopo e iniziare a sorseggiare quel liquido giallognolo. E così rimase, zitto, con la mancina nella tasca del pantalone e la destra a sorreggere quel calice di cristallo, mentre gli occhi grigiastri continuavano a puntare il visino sorridente del vampiro. E più lo guardava, più non poteva farne a meno, come fosse rimasto ipnotizzato da quello, almeno fino a che non si rese conto che, nonostante lui fosse tranquillamente a suo agio in quel silenzio in cui erano piombati, per l’altro poteva risultare fastidioso oppure imbarazzante. Ma nonostante continuava a spremersi le meningi, qualcosa da dire in quella situazione non riusciva proprio a trovarla. Per questo, dopo interminabili minuti, optò per lasciare libera scelta all’altro. In fondo era stato proprio lui a dire di voler scambiare due chiacchiere da solo con il giapponese. -Di cosa volevi parlare?- gli chiese all’improvviso, infrangendo quell’atmosfera fattasi piuttosto pesante, con un tono piuttosto basso che, nonostante il mormorio di sottofondo, a Morgan era perfettamente udibile data la vicinanza.
 
Top
view post Posted on 2/1/2011, 03:38
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


image

Cominciò a sorseggiare il drink. Era veramente molto elegante. I suoi gesti erano da vero signore! Perfetti e delicati.. Ah, come avrei voluto esserne capace pure io! O come avrei voluto che la sua mano si appoggiasse leggera sulla mia guancia accarezzandola mentre la complicità dei nostri occhi ci spingevano in un profondo bacio pieno d'amore e passione.. Ok, basta mi ero perso di nuovo nelle mie immaginazioni! Ripresi fiato sorridendo. Sarebbe stato bello però, se fosse accaduto! Alla domanda del moro, rimasi per la prima volta senza parole. Io non intendevo, parlare parlare.. Ma solo stare in sua compagnia! Ma se l'avessi detto, avrebbe capito ancora di più la mia stranezza. Allora tossicchiai schiarendomi la voce " Volevo ringraziarla per la serata che mi ha fatto passare ieri. Veramente meravigliosa, mi sono divertito dopo tantissimo tempo! Erano secoli che non facevo qualcosa di divertente con qualcuno! " ridacchiai prendendo in mano un salatino, senza rendermene conto e me lo stavo per mettere in bocca quando mi accorsi appena in tempo dell'errore che stavo facendo. " N-No, non posso mangiarti. " llo lanciai sulla siepe, dove avevo avvistato un piccolo uccellino di color giallo e rosso. Non sapevo di che specie si trattasse, ma era affamato, tanto da far la punta al vassoio. Infatti quando lanciai il cibo, quello l'afferrò in volo, sparendo oltre l'alta siepe. Sorrisi " Beh, almeno lui lo può mangiare! " mi rivolsi di nuovo allo storico, sempre con la mia solita espressione da tonto " Lo so che per lei è stato un peso venire, e la ringrazio vivamente.. " mi avvicinai a lui, appoggiandomi al suo braccio. Non sapevo se si usava ancora, ma era un'usanza italiana delle alte casate ringraziare in quel modo. Mi alzai sulle punte e appoggiai le fredde labbra sulla calda carne della guancia di lui " Grazie ancora! " ritornai al mio posto, sorridente più che mai quando sentii il mio capo afferrarmi alle spalle " Oohh.. bene bene Morgan! Non infastidire oltre il signor Kazuma! Ti presento mia figlia, Violet! " si portò accanto allo storico. Era una ragazza un po' più bassa di me, dai lunghi capelli biondi lisci, e gli occhioni di un azzurro mare. Era molto magra, uno dei soliti corpi da modella vestita con un abitino aderente di color rosa.. Nauseante! Impallidii di nuovo cercando di portarmi in dietro " S-Salve, io mi chiamo Morgan Nanami, è stato un piacere ma io..-! " il mio direttore mi spinse verso quella che mi afferrò il braccio. " Su, vai e fai un po' di conoscenza con lei, che è da sola!! Sei o non sei un gentiluomo? " " Non...Non lo sono!! " afferrai la manica del moro, con gli occhi puntati nei suoi in richiesta d'aiuto ma quella con tutta la forza che aveva in corpo mi trascinò via. Depresso guardai la figura di Kazuma che si allontanava mentre io cominciai a sentire il chiacchierio di quella oca giuliva " Sai, ho un chiuaua che si chiama Elizabeth, non è carina? " " Adorabile... " " Senti Morgan, posso chiamarti per nome? Massì che domande! Ti piace questo abito? E come non potrebbe piacerti è fatto da un famoso stilista... " continuò a parlar così per tutto il tempo, mentre io l'ascoltavo con volto sconvolto. Si dava botta e risposta da sola e non mi lasciava aprir bocca! Se non fosse stata la figlia del mio capo, l'avrei già mandata a quel paese. Cercai di scollarla, ma quella si attaccò a me ancor di più, appoggiando persino la testa sulla mia spalla. Fuori un volto serio, di quelli che non si erano mai visti mentre dentro di me, piangevo disperato. Intanto guardavo il capo che parlava con lo storico.. Che aveva da dirgli? " Grazie signor Yamashita per esser venuto.. Ma li guardi! Non sono carini? " appoggiò una mano sulla spalla di Kazuma, ridacchiando evidentemente mezzo brillo " Morgan è così timido, non l'ho mai visto con nessuna donna! Così giovane e bello, e nessuna compagnia nel suo letto!! Proprio un buon partito, e ogni tanto qualche spinta la si deve dare! Che ne pensa? " continuò a ridere mentre sorseggiava il vino, aspettando la risposta dello storico.
 
Web  Top
»Kasuka«
view post Posted on 2/1/2011, 04:25




image
Kazuma Yamashita

-Tutto qui?...- si domandò quando Morgan iniziò a ringraziarlo per la serata precedente. Pensava si trattasse di altro, magari un argomento più complesso, qualche episodio che voleva raccontargli, magari qualche confidenza su un problema che l’ opprimeva… e invece no! Lo ringraziava… Va beh, poco male… Avrebbe parlato meno e, forse, evitato di balzare da un discorso ad un altro. Cosa che più o meno fece quando lanciò quel salatino tra le siepi. E la cosa stupì parecchio il giapponese, almeno in un primo momento, perché successivamente ricordò la chiacchierata del giorno prima, quando quello gli confidò di non poter mangiare altro che rose, e tutto s’illuminò su quel gesto. Ma non poteva semplicemente arrotolarlo in un tovagliolo e gettarlo in uno dei cestini? No, Nanami era un tipo particolare e, a tratti, divertente. Agiva sempre d’istinto, era spontaneo, così come quel bacino sulla guancia che lasciò lo storico completamente impietrito. Ma che gli passava per quella sua testolina argentata?! In mezzo a tutta quella gente, poi?! Non riuscì a scansarsi vista la rapidità di quell’atto, così come non riuscì ad impedire alle guance di prendere quel leggero colorito che indicavano l’imbarazzo provato. In effetti nessuno si era mai sognato di fare una cosa simile, tranne Chiyo-san ovviamente, e quindi si ritrovò completamente spiazzato. -Ma perché mi agito tanto?!- Dubbi atroci, eh sì… Fortuna che a salvarlo dall’imbarazzo del “dopo-bacio” arrivò quell’insopportabile vecchietto, titolare della rivista per cui lavorava il fotografo. Per un attimo ringraziò di esser circondato da tutta quella gente, ma fu una questione di pochi secondi, perché una vocina molto, ma molto acuta che rischiava di disintegrare tutti i bicchieri giunse fino ai poveri timpani dello storico. Chi era? Ma la figlia del capo, ovviamente! Si esibì in una breve presentazione, annunciata naturalmente dal padre, e sembrava proprio puntasse alla compagnia del povero vampiro, che Kazuma non riuscì ad aiutare perché trascinato via troppo in fretta. E gli toccò rimanere in compagnia di quel vecchio mezzo ubriaco che, dopo averlo ringraziato della sua partecipazione -evidentemente era la giornata dei ringraziamenti- e aver fatto il peggior errore della sua vita mettendogli la mano sulla spalla, iniziò a parlargli un po’ di Nanami e di quel suo palese tentativo di spingerlo verso una donna. Gli occhi dello storico si spostarono automaticamente su quella coppietta tanto chiacchierata dall’altro, e qualcosa dentro di lui scattò, portandolo ad indurire lo sguardo più di quanto fosse già. C’era un pizzico d’irritazione che si rifletteva in quel grigio. La mano si strinse di più attorno al bicchiere, mentre si allontanava leggermente dal suo interlocutore per portarlo ad interrompere il contatto con la sua mano. -Cosa ne penso?...- mormorò appena, probabilmente nemmeno riuscì a sentirlo. -Penso che non sia affar nostro se e quando Nanami-kun decide di portare qualcuno nel suo letto.- una risposta secca e gelida nel tono, che scivolò da quelle labbra prima che si poggiassero nuovamente sul bordo cristallino di quel calice, mentre i suoi occhi severi non accennavano a staccarsi dalla figura del vampiro. -Piuttosto… E’ una festa di fidanzamento questa, giusto? Quando avremo l’onore di conoscere il futuro sposo? Non sarà geloso nel vedere la sua fidanzata avvinghiata al braccio di un altro uomo?- domande acide le sue, puntate ad allontanare quella “barbie” dal suo studente. Ma perché poi doveva farlo? Non aveva appena detto che non erano affari suoi?...
 
Top
view post Posted on 2/1/2011, 04:50
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


image

" Ma è già qui, non lo vede anche lei? " disse con tono allegro mentre indicava sia me che sua figlia. Sorseggiò l'ultimo bicchiere prima di dirigersi verso il gazebo bianco " Vedrà che bella festa!! " continuò a ridere, mentre camminava leggermente storto. Io intanto ero alle prese con "miss ce l'ho solo io". Sentivo uno sguardo freddo su di me... Che fosse Hope?! Mi girai da ambo i lati, ma niente. Nessuna traccia del rossiccio. Mi voltai tornando a guardar Kazuma, e lì i nostri sguardi si incrociarono. Il mio cuore cominciò a batter forte e le gote prendere il solito rossore. Avrei pagato non so quante monete d'oro, per poter esser in sua compagnia.. I miei occhi si intristirono, quando sentii delle morbide mani appoggiarsi sulle mie guance facendomi voltare di colpo. Sbarrai gli occhi, quando vidi il volto di lei, intenta in un bacio. " EHI EHI!! LONTA....AAAAAAAAHHHHH!! " caddi all'indietro, dando una sederata per terra. Serrai per un momento gli occhi, per trattenere i mille accidenti che mi stavano venedo. Poi gli riaprii con uno sguardo di rimprovero, parlando ad alta voce e fulminandola con uno dei miei sguardi più cattivi " ¿Quién te crees que eres? Usted no es nada en comparación a mí, si quiero que se desintegrará en un solo movimiento! Ganso tonto! " mi rialzai pulendomi il sedere dalla polverina, fortunatamente i pantaloni non si erano sporcati. Mi voltai, per ritornar dal signor Kazuma, con passo veloce ma fui di nuovo catturato dalla ragazzina. Irritato tolsi con un gesto violento il braccio dalle sue mani " Mi vuoi lasciar perdere!? Voglio tornare da Kazuma, e te vedi di tornare dal tuo fidanzato!!! " non riuscii a trattenermi, la mia voce eccheggiava per il giardino mentre il mio sguardo si stava illuminando di un azzurro chiaro, segno dell'imminente scoppio del potere di spirito del vento " Ma che sciocchino non fare così!! " mi mise intorno al collo il suo boa piumato sempre di colore rosa, che mi stava letteralmente soffocando. Mi trascinò sotto ad un gazzebo bianco, dove si trovava anche il capo della redazione. Notai che i presenti si radunarono tutti davanti a noi, osservandoci con occhi strani. Il mio volto ricominciò ad impallidire, stava per accadere qualcosa di brutto " Bene signori e signore, siamo qui riuniti oggi per legare in una sacra promessa questi due ragazzi!! " " Sacra promessa? Cos'è una sacra promessa? " " Sei veramente tenero, vuol dire che da oggi in poi siamo promessi sposi! " un ultimo battito del mio cuore, accompagnato dai miei occhi che si spalancarono come anche la bocca " Che.. CHE COSA?! " tolsi immediatamente la mano agitandomi più che potevo " No, c'è un errore! Mi avete invitato per assistere, non per esser il soggetto.. ODDIO COME CAVOLO SI DICE! " mi voltai di colpo, cominciando a scappare quando la piovra si buttò su di me atterrandomi nuovamente. " Morgan, sappiamo che sei timido ma non pensavamo così tanto!! " tutti scoppiarono in una grossa risata mentre alzai il volto da terra, pieno di lacrime e completamente sconvolto. Era uno scherzo?! Mi stavano prendendo in giro vero?! Non riuscii a trattenere due lacrime, che nonostante stringessi i denti, loro scesero copiose sul mio volto, cadendo a terra. Odiavo tutti, avrei voluto sparire.. Perchè avevo invitato Kazuma?! Non volevo che mi vedesse in una situazione così imbarazzante e orrenda!! Mi maledivo silenziosamente...
 
Web  Top
»Kasuka«
view post Posted on 2/1/2011, 05:49




image
Kazuma Yamashita

Il futuro sposo era Nanami?! Non riusciva a crederci. E la cosa ancora più incredibile era il fatto che quel ragazzino non ne sapesse nulla. Oppure fingeva quando la sera precedente si dimostrava totalmente estraneo alla faccenda? No, Morgan non era capace di mentire, l’aveva imparato dopo quella mezza giornata passata assieme a lui. Ma la sua diffidenza nei confronti del prossimo non gli facilitava il fidarsi completamente di lui. -Dannazione! Ma che m’importa?!- Già, bella domanda. Eppure non riusciva a distogliere lo sguardo gelido da quel vampiro che se ne stava ancora appiccicato a quella mocciosa -perché per lui non era altro-. Ogni movimento di quella, ogni volta che si avvicinava di più, l’irritazione saliva fino al punto da costringerlo ad aumentare ancora la stretta su quel bicchiere che continuava a tenere in mano, il tutto per non mostrare quell’insensato nervosismo nei tratti del viso che si sforzava di mantenere indifferenti, soprattutto dopo la sceneggiata del tentato bacio che sì, l’aveva ulteriormente irritato, ma anche divertito. Il motivo? Morgan non solo l’aveva rifiutata dicendole chiaramente di preferire la compagnia del giapponese alla sua, ma l’aveva anche offesa e lei, ignorante, neanche l’aveva capito. Non era fatta per lui, troppo stupida. E certi commenti, anche se solo pensieri, da un uomo come lui nessuno se li sarebbe aspettati. Quando, infatti, si rese conto di sembrare una specie di adolescente geloso -sì, geloso- si vergognò di sé stesso. Come poteva comportarsi in quel modo tanto infantile?! Peccato che mentre lui si concentrata su quella sua strana reazione, tutti si radunavano sotto al gazebo allestito per l’occasione. Il motivo? L’annuncio tanto atteso. Nel sentire la voce del direttore si riscosse dal suo stato meditativo, ritrovando successivamente la figura in bianco del fotografo già sul palco insieme al futuro suocero e alla fidanzatina. -Che bel quadretto…- commentò mentalmente con la stessa acidità che accompagnava le sue parole da qualche minuto a quella parte. Si avvicinò il più possibile, nonostante si sentisse una specie di sardina, e tutto per guardare quella cavolata enorme che lo faceva solo incazzare. Soprattutto per il visino sconvolto di Nanami, che tutto voleva tranne che stare lì a far ridere un branco di idioti. Perché loro ridevano credendolo preda di chissà quale timidezza, ma nessuno sapeva che in verità lo “sposo” era contrario alle nozze. La cosa peggiore era che lui non poteva far niente perché non erano cose che lo riguardavano. E dopo l’ennesima pressione sul fragile cristallo, quello si ruppe, provocando un bel taglio sul palmo della mano destra del giapponese, che prese naturalmente a sanguinare abbondantemente. L’unico rumore che si udì fu quello del bicchiere, perché dalle sue labbra scivolò fuori solo un versetto legato al dolore. Si accorse però di aver attirato su di sé gli occhi di tutti gli invitati, compresi coloro che sostavano sul palco. Che fosse un modo per tirare via Morgan da quella spiacevole situazione? Forse. E perché non aumentare la dose di confusione con una bella macchia sul bel vestitino rosa della sposina? L’avrebbe ignorata o, come prevedeva, avrebbe dato di matto? Nel giro di mezzo secondo i suoi occhi s’illuminarono d’azzurro. Fu questione di un attimo e il liquido all’interno di uno dei bicchieri della prima fila schizzò dritto sulla stoffa che fasciava il suo giovane corpo. Missione compiuta! Aveva gettato scompiglio e si era anche vendicato. -Vendicato?... Ma di cosa?...-

Edited by »Kasuka« - 2/1/2011, 17:18
 
Top
view post Posted on 2/1/2011, 06:12
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


image

Un solo rumore cristallino attirò la mia attenzione. Mi voltai verso la fonte, e lì c'era Kazuma... Cosa gli era successo?! Il mio volto era pieno di preoccupazione.. Un forte odore acre e ferroso avvolse le mie narici, facendomi venire l'acquolina in bocca. Collegai le due cose assieme senza pensarci troppo. Il mio professore si era tagliato!! All'improvviso un grido provenne dalla tipetta dietro di me. Mi voltai e notai una grossa macchia su quello stupido vestitino. Dentro di me ghignai, anche se non sapevo com'era accaduto. Fui libero dalla sua presa, e io con la mia velocità non umana, raggiusi Kazuma in giro di un secondo. Afferrai la sua mano, osservandola con i miei occhi dorati " Come hai fatto?! Ehm.. Mi scusi! Come ha fatto? " continuai a scrutare, e piano piano con le dista staccai i minuscoli frammenti dalla sua pelle. Ma per me, quella era una tentazione! Quel sangue che sgorgava... Con quel dolce odore!! Era un piatto prelibato.. I miei occhi presero una strana espressione eccitata. Avvicinai il volto alla sua mano, tirando piano piano fuori la lingua... Ma a pochi millimetri mi fermai da lui. Non potevo!! Avevo deciso di non mangiar mai più sangue umano. Strappai un lembo della mia giacca, legandoglielo intorno alla mano " Mi.. Mi dispiace non pensavo succedesse tutto questo! è veramente.. Io... " strinsi i denti, trattenendo ancora quelle lacrime che stavano per scendere. Baciai la sua mano sopra il lembo di stoffa " Appena lontani da qui, le rimarginerò le ferite, ora scappiamo. " sorrisi dolcemente con gli occhi lucidi, afferrando l'altra mano sana. Gli altri erano ancora in torno a quella scemetta viziata che gridava ogni genere di imprecazione verso chi gli aveva versato il liquido. Sarebbe stato divertente continuare a guardare, ma appena si fosse ripresa, quella avrebbe di nuovo cercato di sposarmi. Cominciai a correre, tenendo stretta quella grossa mano nella mia. Correvamo veloci in quelle varie traversine del labirinto. La mia intenzione, era di perderci dentro quello così che quei tipi non ci avrebbero ritrovato. Dopo un paio di minuti di corsa, mi fermai esausto appoggiandomi alle gambe e respirando affannosamente " Non sono più giovane come una volta! " cominciai a ridere guardando lo storico dritto in volto. Afferrai di nuovo la sua mano, sciogliendo la medicazione e osservandolo " Nulla di grave, guarirà in un giro di secondi. " portai il mio polso alla bocca, tagliandomi coi canini la chiara pelle facendo sgorgare il mio sangue. Era di un rosso rubino, e non aveva nessun tipo di odore. " Stia tranquillo, non succederà niente... " versai del mio sangue sul suo taglio, facendogli poi chiudere la mano. Lasciai la presa guardandolo dolcemente " Tenga così la mano per un po', poi passa.. " mi avvicinai a lui con passo affaticato appoggiando la testa sul suo petto " Finalmente un po' di pace.. Finalmente un po' soli. " ridacchiai appena, con respiro affannato " L'unica cosa che chiedevo, si sta realizzando.. non posso esser più felice di così. Mi creda. " sollevai appena lo sguardo, incrociando quelli grigi di lui così profondi e travolgenti " Grazie, per avermi salvato. Le sono debitore. " sorrisi riappoggiandomi con la testa a lui. Arrossivo nel sentir il suo battito... Come mi piaceva Kazuma!
 
Web  Top
»Kasuka«
view post Posted on 2/1/2011, 18:03




image
Kazuma Yamashita

Le cose andarono addirittura meglio del previsto: aveva permesso a Nanami di allontanarsi e l’attenzione che in un primo momento era rivolta a lui si era spostata su quell’isterica ragazzina che sbraitava contro il malcapitato che il giapponese aveva sfruttato per quel diversivo. Gli dispiaceva soltanto per la giacca del vampiro, che quello strappò per fasciare la ferita provocata dal bicchiere in frantumi, ma almeno potettero allontanarsi senza esser notati. E neanche se ne sarebbero accorti finché quell’oca giuliva continuava a lagnarsi per quella macchietta da niente che con un normale smacchiatore sarebbe sparita. Quello che lasciava ancora perplesso, e alquanto preoccupato, lo storico era la scelta dei viottoli in cui il fotografo lo trascinava. Si chiedeva come ne sarebbero usciti, se l’altro conosceva la strada inversa o se fossero rimasti in eterno bloccati in quel labirinto naturale, e l’area in cui sostarono non lo aiutò di certo ad orientarsi. Infatti, non appena si fermarono quello fu il suo primo tentativo, che però fallì miseramente perché circondato solo da siepi. -Di male in peggio…- pensò -E ora come usciamo da qui?...- Un bel problema, la cui soluzione venne ritardata dall’ennesimo contatto della mano ferita con quelle fredde dell’altro. Cosa cercasse di fare il moro non lo capiva, ma seguì comunque le sue istruzioni, indurendo appena lo sguardo quando, nello stringere la mano, sentì una leggera fitta che successivamente si tramutò in fastidio. Un fastidio che non sentì più nel momento in cui la testolina argentata di quel ragazzino si poggiò sul suo petto. Che gli prendeva? Stava male? No, stava solo prendendo uno strano discorso che portò il giapponese nel disagio più totale. Di certo anche a lui faceva piacere stare in sua compagnia, ma non era abituato a certe cose, a quei contatti fisici che avevano superato di gran lunga il suo limite giornaliero. Difatti non riuscì ad incrociare lo sguardo di quello quando sollevò il visino, costringendosi a voltarsi altrove. Era in imbarazzo e lo si vedeva chiaramente, e la parte peggiore era che non sapeva perché! Era un suo studente, lo stava ringraziando, perché sentirsi a disagio e provare quella strana sensazione di voler sollevare entrambe le braccia per avvolgerlo in un abbraccio? No, non aveva senso! Era sicuramente colpa della poca familiarità con certe effusioni a fargli quello strano effetto e doveva allontanarsi prima di compiere qualche azione di cui si sarebbe pentito. Sollevò soltanto la mano sinistra, quella sana, andando a scompigliare i capelli argentati del ragazzo -Mi dispiace per la giacca.- disse solo, mentre si allontanava con passo lento verso una panchina che si trovava qualche metro più avanti. Prese posto su quella, poggiando i gomiti sulle ginocchia e fissando lo sguardo sulle rose che spiccavano dal verde delle siepi. Si sarebbe riposato un po’ lì prima di cercare l’uscita, insieme a Nanami ovviamente.
 
Top
view post Posted on 2/1/2011, 18:29
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


image

La sua dolce mano si appoggiò sulla mia testolina argentata, scompigliandomi un po' i capelli. Quel gesto mi vece piacere, sorridendo come un bambino.. Ma il tutto finì presto, perchè lui si staccò da me, andandosi a sedere sulla panchina. " La giacca non è importante... Posso comprarne anche un altra. " mi tolsi la giacca buttandola a terra, accompagnata dopo dalla cravatta. Mi scompigliai i capelli, buttando la testa in dietro e mettendo le dita tra i lunghi ciuffi argentati. Perchè.. Perchè mi sentivo triste? Mi ritirai su, dritto in piedi mentre guardavo con gli occhi il limpido cielo. " Veramente.. Una bella giornata. " ora, ci eravamo completamente smarriti. Mi guardai in giro, andando avanti e indietro per il piccolo appezzamento rettilineo, senza girar nessun angolo. Non volevo mica abbandonare Kazuma in un luogo simile. Feci un lungo sospiro, riprendendo la solita espressione serena dirigendomi verso il moro. Afferrai la sua mano, guardando il taglio. Ormai si era rimarginato, ed era rimasta solo una sottile crosta che in un paio di minuti sarebbe sparita " Bene, ormai è fuori pericolo. " guardai il mio polso invece, che continuava a far scendere lente delle piccole goccie di rubino, che macchiavano il suolo con il loro colore. Mi riportai dritto guardando quelle rose così rosse, che invitavano le mie papille gustative ad assaggiarle. Mi avvicinai ad una di quelle, strappando un petalo. Lo accarezzai a lungo, finchè non lo infilai piano sulla lingua. Lo iniziai a masticare, ma il gusto.. " Che schifo! Queste rose sono tremende!! " ingoiai a fatica quell'amaro pasto per poi rivolgere di nuovo i miei occhi su di lui. " Signor Kazuma, ci siamo smarriti per bene in questo labirinto, così che non ci possano trovare! " mi grattai la testa, continuando a sorridere " Le.. Le chiedo scusa, se con ciò che ho detto l'ho offesa.. Sono veramente strano! " continuai a ridacchiare mentre tiravo su le maniche, fino ai gomiti. Notai di aver intriso la bianca camicia con rosse macchie di sangue, ma non importava. Erano cose da niente... Fissai Kazuma con volto triste. Lui era importante per me, ma lui.. Come mi aveva appena dimostrato non provava nulla per me. " Ahh.. Che asino che sono... " mi massaggiai il collo, mentre concentravo il mio potere facendo colorare i miei occhi di un azzurro chiaro, che ricordava quasi il ghiaccio. Fui avvolto da un turbine d'aria che mi fece alzar da terra un paio di metri, giusto per vedere oltre quelle siepi ben curate. Guardavo la gente, che furiosa oltrepassava lo specchio imprecando ogni genere di maledizione... Un improvviso giramento di testa mi fece terminare di colpo il mio potere, facendomi cadere a terra. Fortunatamente con le mani riuscii a coprirmi il volto e non mi feci assolutamente niente se non sporcarmi di terra. Mi sedetti sulla terra, massaggiandomi le mani che si erano leggermente graffiate " Maledizione.. Perchè sono un vampiro.. " sibilai con tono acido delle mie piccole riflessioni. Rialzai lo sguardo portandolo sulla figura dell'uomo " Ehm.. Allora.. La gente se ne sta andando ora. Un paio di minuti, tempo che sgombrino il campo, e possiamo darci alla fuga anche noi! " avevo veramente fame. E lo storico, lì davanti a me, era un ottima preda.. Ma sicuramente, mi sarei trattenuto! Sarei anche svenuto piuttosto, per non fargli del male. Distolsi lo sguardo da lui, portandolo sui fili d'erba. " Mi dispiace. "
 
Web  Top
»Kasuka«
view post Posted on 2/1/2011, 19:22




image
Kazuma Yamashita

Il suo sguardo si spostò sul vampiro non appena quello parlò nuovamente. I suoi gesti e le sue parole confermavano che non conosceva la via del ritorno e questo portò il giapponese a sospirare pesantemente per quell’assurda situazione venutasi a creare. -Se tutti si facessero gli affari loro il mondo sarebbe migliore…- commentò seccato. In fondo era tutta colpa del capo di Morgan se ora si trovavano sperduti in quel labirinto di rose. E stupido lui che aveva deciso di partecipare a quel party! Perché poi l’aveva fatto? Ovviamente per quel ragazzino che continuava a scusarsi per quella pessima giornata e per una qualche probabile offesa… Non che ne avesse pronunciate, ma come al solito i comportamenti bruschi dello storico portavano gli altri a pensarlo, cosa che gli dispiacque in quello specifico caso ma che non chiarì come suo solito. Cosa che avrebbe fatto meglio a fare, visto la tristezza che si dipinse sul suo visino e che lo infastidì. Eh già, non riusciva a sopportare quell’espressione su quel faccino. E un altro sospirò scivolò via… Sospiro che si smorzò quando Morgan precipitò puntualmente dal suo “volo”. -Nanami-kun!- esclamò preoccupato il giapponese, raggiungendo l’altro seduto a terra. Si accucciò accanto a lui, assottigliando gli occhi appena udì altre scuse. -Smettila di scusarti.- era quasi un ordine il suo, con quel tono duro che, più che a quelle parole, serviva ad enfatizzare lo sguardo di rimprovero che gli stava rivolgendo per aver azzardato ad una cosa tanto pericolosa. -Piuttosto… ti sei fatto male?...- gli chiese poi, decisamente più dolce, mentre si risollevava per poi tendergli una mano e aiutarlo a fare lo stesso.
 
Top
view post Posted on 2/1/2011, 19:39
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


image

Mi sgridò un pochino su quell'ennesime scuse che gli stavo porgendo. Strinsi un pochino gli occhi, per paura di qualche reazione violenta, essendo abituato ad Hope.. Ma lui, invece si preoccupò per me, chiedendomi come stavo. Rimasi sorpreso, anche quando mi porse la sua mano. Era così immensa... Così bella. Non resistetti. L'afferrai e mi alzai aiutato da lui. Non ne potevo più di quella situazione! Basta, ero un uomo! Un uomo adulto! Dovevo prendere la situazione in mano, se mi avesse rifiutato chi se ne importava! I miei occhi si puntarono dritti nei suoi, con sguardo sensuale.. Il più sensuale che avevo in tutto il mio repertorio. Misi una mano dietro la sua nuca, avvicinandomi piano con il volto al suo, socchiudendo appena le labbra " Non abbia paura.. " . I suoi capelli accarezzavano le mie lunghe e affusolate dita, gli occhi si stavano per chiudere e le nostre labbra per congiungere. Stavo assaporando appieno quell'istante. Ma qualcosa attirò la mia attenzione, una macchia bianca dietro l'uomo. Puntai quella con lo sguardo e riuscii dopo un po' a definirlo capendo che era un coniglio. " Un.. Coniglietto bianco.. " i miei occhi presero una strana luce, come anche l'inquietante sorriso che tinse le mie labbra. Gli occhi di quell'animale, mi mandava fuori di testa.. Mi aumentava l'appetito. Lasciai lentamente il moro, dirigendomi quatto quatto a quella bestiolina.. Ma prese a correre via, notandomi. " Ehi, che fai?! " cominciai a corrergli dietro. Quella bestiolina scappava in preda al panico, cercando di sfuggirmi, ma dopo una lunga corsa, riuscii ad accellerare, raggiungendolo e.. Ehm! Farne un piccolo banchetto. Solo quando ebbi finito mi resi conto di ciò che avevo fatto. N-No!! Avevo detto niente sangue!! Chissà ora cosa dirà il signor Kazuma!! Ridacchiai piano piano, pulendomi su un lembo della camicia " Ehm.. Ecco posso spiegare... Io.. " quando mi voltai, notai solo strade verdi, e nessun'ombra dello storico. Mi impietrii alzandomi lento e voltandomi un paio di volte in preda al panico " Signor.. Kazuma? " mi ero allontanato troppo da quello.. Mi iniziai a scompigliare i ciuffi argentati, in preda all'ansia. " CHE CAVOLO HO FATTO?! KAZUMA MI ASPETTI LA RAGGIUNGO SUBITO!! " cominciai a correre per le viette girando vari angoli.. Chissà se l'avrei incontrato e chissà se era la strada giusta!!!
 
Web  Top
»Kasuka«
view post Posted on 2/1/2011, 20:13




image
Kazuma Yamashita

Per l’ennesima volta in quella giornata le loro mani si congiunsero, questa volta per una buona causa. Infatti, dopo aver serrato bene la presa su quella manina gelida, la tirò leggermente verso di sé per permettergli di alzarsi con meno sforzo, solo che le cose non andarono proprio come previsto. O meglio… Lo tirò su senza problemi, ma finì per incontrare il suo sguardo che in quel momento aveva qualcosa di diverso. Il “cosa” rimase un mistero per il giapponese, che sapeva solo di non riuscire a spostare le sue iridi grigie da quelle oro dell’altro, così come non riusciva ad allontanarsi come al solito. Era rimasto immobile, con un’espressione stupita stampata in viso, mentre il vampiro gli coccolava i capelli e continuava ad avvicinare le labbra alle sue che, senza neanche rendersene conto, schiuse. E ormai si aspettava l’inevitabile, che però non arrivò mai. Il motivo? Una matassina bianca che attirò l’attenzione del ragazzo, completamente. Quello, infatti, iniziò ad inseguirla e si allontanò forse troppo. Ma Kazuma neanche se ne accorse. Era rimasto pietrificato nella stessa posizione in cui era stato lasciato, con la stessa espressione e le guance che, non appena realizzato cosa stesse per succedere, iniziarono ad imporporarsi fino ad espandere quel colore in tutto il viso. Una mano, tremante, raggiunse lenta le sue labbra, che sfiorò appena con le punte delle dita, mentre sentiva il cuore battere talmente forte da temere che potesse sfondargli il petto. Indietreggio lento fino alla panchina, dove si sedette per tornare a fissare il punto esatto in cui era caduto l’altro, incapace perfino di chiedersi dove fosse finito. -Ma cosa…?...- riuscì solo a domandarsi, poggiando, come poco prima, i gomiti sulle ginocchia mentre le mani questa volta andavano a coprire gli occhi. -Ma che diavolo sto facendo?...- mormorò, preda della più fitta confusione. Non sapeva perché stesse reagendo in quel modo, perché fosse tanto agitato, imbarazzato… emozionato? No, non lo sapeva e non voleva neanche saperlo. La risposta lo spaventava perché temeva di conoscerla, ma non voleva che accadesse. Non a lui, che aveva escluso quel genere di cose dalla sua vita. Magari era solo stanchezza… -Sì… solo stanchezza…- E rimase seduto lì, da solo, a cercare di calmarsi. In fondo era stato un bene che fosse intervenuto quel coniglietto…
 
Top
view post Posted on 2/1/2011, 20:44
Avatar


Group:
The Master
Posts:
3,117
Location:
Orudo

Status:
Anonymous


image

Continuavo a correre in preda all'ansia. Avevo sbagliato, avevo sbagliato tutto! Con quell'atteggiamento sicuramente avevo spaventato lo storico.. All'improvviso un'idea balenò nella mia testa " Non.. Non vorrà vedermi mai più.. " misi una mano sul volto, che scese lenta fino al collo, tenendolo stretto come se mi mancasse l'aria. Strinsi i denti e i pugni, facendo illuminare i miei occhi della luce più glaciale che c'era " PERCHè SONO COSì IDIOTA?! " il mio urlo fu accompagnato da un grosso boato, provocato da un improvviso e violento spostamento d'aria, procurato dalla mia rabbia. Un sacco di petali e foglie volavano in alto verso il cielo, mentre mi sentivo sempre più debole. Un uso eccessivo del potere che ormai avevo lasciato dormire per troppo tempo. All'improvviso un rumore di lance mi fece voltare improvvisamente, e dietro di me.. Degli strani omini fatti a forma di carta. Rimanemmo a guardarci a vicenda, leggermente stupiti per i nostri aspetti. Sorrisi, facendo ciao ciao con la manina prendendo una pazza corsa. Quelli, non si mossero di un centimetro, troppo spaventati. Dopo aver girato l'angolo presi un po' di fiato. Mi ero perso. Ero da solo, Kazukun non mi avrebbe mai più voluto vedere, io avevo rovinato l'unico rapporto umano che avevo con qualcuno. Mi appoggiai alla siepe, riprendendo a pensare. Non mi ero mai e poi mai innamorato di nessuno, e nemmeno mi ero mai preso una cotta. Fino ad allora, non avevo mai provato quel sentimento così strano. Alzai gli occhi, guardando le nuvole. Ma perchè mai mi ero innamorato di lui, che manco lo conoscevo?! Insomma, solo pochi giorni e niente di più eppure.. Mi aveva fulminato in pieno. Era entrato dentro di me, ma ora l'avrei dovuto dimenticare. Dimenticare... Quella parola cominciò a rimbombarmi nella testa. Gli occhi si riempirono di lacrime che scesero veloci rigando il mio volto. Portai le mani ai lati degli occhi cercando di fermarle, ma niente! Cominciai a frignare, cominciando a correre come un pazzo per il labirinto e urlare " KAZUMAAA PERDONAMIII NON LO FACCIO PIùùùù!!! " poi un sussegguirsi di singhiozzi senza mai fermarmi. Ripresi ad urlare " KAZUKUUUUN DOVE SEIIIIIIIIII!!! " scoppiando ancor di più in lacrime sempre più rumorose. Ero veramente uno stupido moccioso...
 
Web  Top
20 replies since 2/1/2011, 00:51   100 views
  Share